Due serate indimenticabili hanno suggellato il successo della Piccola Orchestra Veneta e della vincitrice dell’Audizione Internazionale Giovani Arpisti 2025, Derya Köftecioğlu, che il 5 e 6 settembre hanno incantato rispettivamente il pubblico della Concattedrale di San Marco a Pordenone e della Chiesa di San Gregorio a Sacile.
Il programma, raffinato ed equilibrato, ha proposto un percorso musicale che ha saputo intrecciare la profondità del repertorio barocco con le atmosfere più intime e suggestive del Novecento.
L’arpista turca, protagonista delle Danse sacrée et Danse profane di Claude Debussy, ha conquistato gli ascoltatori con un’interpretazione intensa e di grande eleganza, confermando appieno le aspettative suscitate dalla sua vittoria al concorso internazionale.
Accanto a lei, gli applausi più calorosi sono andati ai tre solisti al violino: Emanuele Bastanzetti, trascinante nel “Grosso Mogul” di Vivaldi, Andrea Bet e Leonardo Mariotto, interpreti ispirati delle pagine di Tartini, Vivaldi e Dall’Abaco. Le loro esecuzioni hanno evidenziato non solo una straordinaria padronanza tecnica, ma anche una profonda sensibilità musicale, creando un dialogo vivo con l’ensemble diretto dal Maestro Giancarlo Nadai.
Se a Pordenone l’entusiasmo è stato palpabile, a Sacile il concerto si è concluso con un applauso finale che sembrava non avere fine: il pubblico ha tributato agli artisti una vera e propria ovazione, segno tangibile di un coinvolgimento emotivo raro e prezioso.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Piccola Orchestra Veneta)
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