Mediterraneo, hotspot climatico: la conferenza con gli studenti per un nuovo sguardo di speranza

Il Mediterraneo non è soltanto il mare che bagna le nostre coste, ma uno specchio fedele dei grandi cambiamenti che stanno attraversando il pianeta: lo ha ricordato Sandro Carniel, oceanografo e divulgatore scientifico dell’Istituto di Scienze Polari del CNR, in dialogo con gli studenti dell’Isiss Marco Casagrande di Pieve di Soligo, nel contesto della conferenza organizzata venerdì 3 ottobre dall’associazione Legambiente di Sernaglia della Battaglia. 

Nel suo ultimo libro Rotte Mediterranee. Viaggio sull’onda del cambiamento, Carniel accompagna il lettore in un percorso scientifico e umano tra i segnali, spesso preoccupanti, che il mare invia ogni giorno. Da anni lo studioso analizza dinamiche complesse come la circolazione delle correnti, l’innalzamento del livello del mare, l’impatto delle plastiche e la perdita di biodiversità. Lo fa con un approccio originale, capace di intrecciare il rigore dei dati con il racconto dei luoghi, degli incontri e delle riflessioni che nascono lungo le rotte del Mediterraneo.

Dalle coste croate, dove il mare cresce sempre più velocemente, fino alla Sardegna, con le ricerche su plastica e microplastiche e sul ruolo fondamentale della pianta acquatica posidonia oceanica; dai canyon sottomarini al largo della Spagna, che alimentano interi ecosistemi, fino all’Egitto, dove specie invasive come il pesce scorpione stanno cambiando la fisionomia del mare: ogni tappa del libro racconta un Mediterraneo affascinante e fragile.

Un mare che oggi è anche al centro di tensioni geopolitiche, flussi migratori, conflitti e sfide sociali. Il cambiamento climatico, ha spiegato Carniel, agisce come un moltiplicatore di rischi, trasformando problemi locali in questioni globali. Ma non manca uno sguardo di speranza: individuare nuove rotte, capaci di invertire le tendenze negative e proteggere un mare che da sempre è crocevia di culture e civiltà.

L’incontro con l’ospite ha visto protagonisti gli studenti delle classi quarte e quinte del percorso Costruzione, Ambiente e Territorio dell’Isiss Casagrande, guidati dai docenti Scalini, Baldan e Viviani, ed è stato l’occasione non solo per conoscere il lavoro di un oceanografo che ha scelto di aprire la scienza al grande pubblico, ma anche per riflettere insieme alla comunità del Quartier del Piave su un futuro che riguarda tutti: quello del nostro mare e, con esso, delle generazioni che verranno.

Alla fine dell’incontro è intervenuta la Dirigente scolastica Gaetanina Da Fermo: “Per i nostri studenti è stata un’esperienza preziosa: hanno potuto dialogare direttamente con un ricercatore di fama internazionale e comprendere come le questioni ambientali non siano lontane, ma tocchino la nostra vita quotidiana. La scuola ha il compito di formare cittadini consapevoli e responsabili, capaci di immaginare e costruire un futuro sostenibile”.

Per parte sua, la presidente dell’associazione Legambiente, Marcella Callegari ha aggiunto: “Con questa iniziativa vogliamo riportare l’attenzione della comunità sull’urgenza della crisi climatica e sul ruolo centrale che il Mediterraneo riveste come laboratorio naturale del cambiamento. Ospitare un ricercatore come Sandro Carniel significa offrire ai nostri giovani e al nostro territorio uno sguardo autorevole e al tempo stesso vicino alla vita di ciascuno di noi”.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Isiss Marco Casagrande)
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