Caso antenna, nasce il Comitato “No 5G”. Una raccolta di firme per fermare l’installazione

Il caso dell’antenna 5G a Refrontolo sta facendo ancora discutere, tanto che lo scorso 6 novembre si è ufficialmente costituito il Comitato “No 5G”.

La recente sentenza del Tar aveva dato il via libera all’installazione dell’antenna, nel campo sportivo parrocchiale che si trova dietro la chiesa, in centro al paese.

Se da un lato il sindaco Mauro Canal aveva annunciato di voler dare battaglia, rivolgendosi anche al Consiglio di Stato, dall’altro un gruppo di cittadini ha deciso di dare vita a questo comitato spontaneo.

Comitato formato da “cittadini di Refrontolo indignati” per la sentenza del Tar, come si legge in una nota.

Nota dove il Comitato “No 5G” si è dichiarato contrario a “uno scempio che né i cittadini né l’amministrazione comunale vogliono, soprattutto in una zona ad alto valore paesaggistico, che rientra fra i patrimoni Unesco”.

“Ad oggi, la Diocesi ha espresso la sua contrarietà al progetto ma, a tale presa di posizione, non ha fatto seguito l’annullamento del contratto sottoscritto dalla parrocchia” ha scritto il Comitato che “mira a sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto all’impatto paesaggistico dell’installazione del maxi traliccio, ai potenziali pericoli per la salute, vista l’immediata vicinanza agli impianti sportivi, scuole, abitazioni e luoghi di culto, opponendosi a tale insensato progetto, di cui in paese non si ravvede l’esigenza”.

Detto questo, il Comitato “No 5G” ha organizzato una raccolta firme in piazza a Refrontolo, programmata per sabato 15 e domenica 16 novembre (dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 16), “per sostenere l’amministrazione comunale nella battaglia contro l’installazione dell’antenna nelle opportune sedi istituzionali”.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Comitato “No 5G”)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata

Related Posts