In questi giorni chi voleva approfittare del ponte del 25 aprile, per passeggiare attorno al lago del Comune di Revine Lago, ha trovato il sentiero naturalistico interrotto in diversi punti.
Un sentiero allagato in tratti differenti, in sostanza. Come ha spiegato il sindaco Massimo Magagnin, si tratta di “un problema che c’è da tempo”.
“Non c’è da meravigliarsi se in primavera, in alcuni tratti, lungo la sponda Santa Maria-Lago, il percorso circumlacuale del Parco dei Laghi della Vallata non sia fruibile, perché sott’acqua: è sempre stato così – ha affermato il primo cittadino -. Anche durante il periodo autunnale si verifica lo stesso fenomeno e, in questi ultimi anni, complice il fatto delle stagioni un po’ cambiate, anche in altri mesi dell’anno”.
“Ricordo la scorsa annata, dove ha piovuto da inizio gennaio fino a poco prima di fine giugno, quando il sentiero non era fruibile, né a gennaio-febbraio né a inizio giugno – ha proseguito -. Siamo in un luogo naturale, e la Natura fa il suo corso. In questi casi, pensando al bicchiere mezzo pieno, invito coloro che vengono a farci visita a prendere una deviazione, risalire per qualche centinaio di metri oltre la strada provinciale e visitare la bellissima borgata di Santa Maria, nostra frazione capoluogo”.
Restando in tema di ambiente lacustre, Magagnin ha colto l’occasione anche per esprimersi sul tema della carpa morta, segnalata in questi giorni dall’associazione Vallata Sana, sulla propria pagina social: “‘Altra carpa morta’: neanche fossero decine e decine ogni anno. Come sindaco rispetto ogni opinione, anche quelle di chi prova a trasformare un pesce morto in emergenza nazionale – ha affermato -. Noi, intanto, continuiamo a lavorare in silenzio, per un lago sano, con i fatti e non con gli allarmismi. Ringrazio l’associazione per la preziosa segnalazione: un pesce morto su migliaia vivi è sicuramente un segnale apocalittico”.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Arianna Ceschin)
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