Un impegno politico importante, accompagnato da quello sociale: per questi motivi è stato conferito, lo scorso giugno a Treviso, all’ex sindaco di Revine Lago Battista Zardet il titolo di “Ufficiale della Repubblica”.
Già primo cittadino revinese per un decennio, fino al 2014, Zardet è anche stato consigliere e revisore dei conti della Comunità Montana e della società Bim Piave, nonché presidente di varie società, fondazioni e associazioni attive in campo sociale e sportivo. Inoltre, dal 2020 è vicepresidente dell’associazione “Amici della voce”, con sede nell’Ospedale di Vittorio Veneto.
“Sono diventato Cavaliere tanto tempo fa, e l’anno scorso mi chiamarono i Carabinieri per avere una copia del mio curriculum con tutte le attività svolte in questi anni – ricorda Zardet -. Il nuovo riconoscimento mi è stato dato soprattutto per l’impegno nel sociale che svolgo tutt’oggi. Tra le attività più rilevanti in passato, sono stato il primo presidente e fondatore della ‘Fondazione di Comunità’, tutti i 37 Comuni che facevano parte dell’ex Ulss 7”.


Un grande impegno nel sociale che oggi si divide soprattutto in due fronti
Oggi Zardet si distingue per il suo ruolo di vicepresidente dell’associazione “Amici della voce” nel reparto di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale di Vittorio Veneto. “Un lavoro che mi impegna molto ma che non smetterei mai di fare – racconta Zardet -. Una volta che viene diagnosticato il tumore alla testa collo, noi sosteniamo psicologicamente e moralmente il paziente e la sua famiglia, prima, durante e dopo l’intervento. Nel nostro gruppo di collaboratori ci sono anche i guariti che raccontano la loro storia.
Arrivano pazienti da tutta Italia e perfino dall’estero in reparto data la sua riconosciuta eccellenza. Abbiamo perfino dei medici, attualmente da Polonia e Albania, per imparare la tecnica”.
Zardet è inoltre presidente della Scherma Vittorio Veneto, società nata circa 10 anni fa e già all’ottavo posto a livello nazionale e secondo regionale: “Un risultato che mi fa molto piacere, dovuto soprattutto ai bravissimi collaboratori che ho. Il nostro obiettivo è allontanare i giovani dalla cattiva strada per inserirli in un contesto di ‘gruppo’. Sono convinto che lo sport sia una scuola di vita: ci sono delle regole che vanno bene anche nel quotidiano.
Il riconoscimento mi stimola ancora di più a continuare a fare qualcosa per la società, a dare – conclude -. Siamo ormai abituati ad essere troppo distanti e assenti dalla società: dovremmo essere tutti più partecipi con il nostro vicino. Ognuno di noi ha i suoi piccoli e grandi problemi, però abbiamo dello spazio per pensare e dare anche agli altri, che a volte hanno più bisogno di noi. Non è pensabile che gli enti pubblici riescano a fare tutto: c’è bisogno della partecipazione dei cittadini. Ringrazio chi mi ha segnalato per ricevere l’onorificenza”.
(Foto: Per concessione di Battista Zardet).
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