“Laghi Generali” è l’avento organizzato da Piattaforma Lago e “andato in scena” venerdì sera negli spazi del Teatro del Pane a Villorba.
Un’occasione in cui si sono riuniti partner, aziende e sostenitori di un festival, il Lago Film Fest di Revine Lago (festival di cinema indipendente che, ogni estate, raduna sceneggiatori e registi, assieme ad aspiranti tali, da varie parti d’Italia e del mondo), cresciuto nel tempo e che, ora, come emerso, si appresta a cercare nuove forme di supporto per i progetti futuri.
L’appuntamento, pertanto, è stato “un momento di incontro, condivisione e visione, dedicato al racconto di tutti i progetti presenti e futuri di Piattaforma Lago”, oltre che un “dialogo attorno al futuro dei progetti”.
Variegato il pubblico che ha accolto l’invito: presenti il sindaco di Revine Lago Massimo Magagnin, accompagnato dai consiglieri di maggioranza Agostino Bernardi e Francesca Bottega, Mirko Artuso (autore, regista, attore teatrale e cinematografico), Federico Della Puppa (site manager ad interim per l’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Unesco), Alessandro Grespan (autore, regista, sceneggiatore per The Jackal, che ha portato la propria testimonianza sul palco), Federico Ferrari (direttore artistico di Ennesimo Film Festival, anche lui salito sul palco), Valerio Ferrara (sceneggiatore che ha raccontato il tempo vissuto al Lago Film Fest).
E ancora, Jacopo Meghini (ceo di Metalmont, il quale ha riferito le ragioni del supporto costante dato dalla propria azienda), Silvia Da Re (psicologa e psicoterapeuta, che ha coinvolto il pubblico in un esercizio di connessione alla propria energia interiore), Marco Mattiuzzo (attore e voce ufficiale del Lago Film Fest).
Sono stati portati inoltre i saluti da parte di Emiliano Bernardi, presidente della Pro loco di Revine Lago, realtà che il prossimo anno festeggerà 50 anni.
La serata è stata aperta da una performance musicale di Eugenio Migotto e Nicola Lunardelli (compositori delle musiche che coronano il Lago Film Fest), poi proseguita con una presentazione iniziale da parte di Carlo Migotto (direttore generale di Lago Film Fest e fondatore di Piattaforma Lago), il quale ha ripercorso la storia del festival.
Successivamente la narrazione di questa esperienza è stata possibile grazie ai racconti e alle testimonianze da parte delle varie figure coinvolte nella manifestazione, ovvero Morena Faverin (co-direttore generale), Chiara Cocco (responsabile del progetto Girini, esperienza testimoniata da Ada e Ilario Giorgi), Milena Lamendola (audience development manager), Elena Carnio (direttrice di produzione), Anna Chiara Carlet (responsabile ad accessibilità e inclusione), Matilde Lollo (marketing manager).


Tanti i progetti e le iniziative ricordate, realizzate grazie al lavoro di circa un centinaio di volontari: da “Schermi nei borghi” a Pieve di Soligo a “Luci su Revine” nella stessa frazione di Revine, fino al Formentera Fim Festival e al progetto “Signplicity”, incentrato sulla lingua dei segni, grazie alla collaborazione con Fabio Zamparo il quale, proprio venerdì sera, ha portato in scena una performance di visual vernacular (dal titolo “L’aquila, la regina della montagna”), una forma espressiva teatrale che dimostra come non siano necessari suoni e parole per vivere un racconto o un’atmosfera suggestiva. Tutto con la traduzione simultanea in lingua dei segni a cura di Daniela Geronazzo.
E ancora, largo spazio è stato dato al Premio “Rodolfo Sonego”, dedicato al celebre sceneggiatore che credeva molto nel concetto di “scrittura cooperativa” e vera fucina di promettenti talenti nel settore. Non è mancato il riferimento al “Lago Film Residency”, spazio di residenza, riflessione e confronto per artisti del cinema.
Tra i progetti futuri, rientrano per il prossimo anno il Festival itinerante di cinema sordo, mosso dal chiaro intento di diffondere la lingua dei segni, e l’esperienza residenziale denominata “Not at home”, indirizzata a un filmamaker palestinese.
A coronare la serata sono state le parole di Viviana Carlet, fondatrice di Lago Film Fest e Piattaforma Lago, esperienza nata “come luogo di accoglienza e creazione”, una sorta di trampolino di lancio per film che sono arrivati a Cannes e al cinema, come lei stessa ha riferito.
“Il Lago Film Fest è un punto di riferimento per chi crede che la cultura possa cambiare il territorio – il messaggio lanciato nel corso dell’evento – La cultura è necessaria e, in questo momento, abbiamo bisogno di partner forti e visionari”.
Tutto si è quindi concluso con uno spazio conviviale a cura dell’osteria Al Barique di Lago (frazione di Revine Lago).
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Arianna Ceschin)
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