La chiesetta di San Marco ha di nuovo aperto i battenti ai fedeli, in una veste completamente rinnovata.


Il luogo di culto (edificato tra il 1755-1756 e il 1760) si trova in un’area verde sul Col della Spina (che fu la zona dell’ultimo scontro a fuoco dei bersaglieri ciclisti durante la Grande Guerra), in località San Marco (Comune di Revine Lago).
L’edificio vede anche la presenza di un piccolo campanile e la pala di San Marco al suo interno: in passato, era un punto di riferimento per le rogazioni primaverili, quando veniva allestita una processione per chiedere la protezione divina per i prodotti della terra.
Ora, di norma, lì viene celebrata una Santa Messa il 25 aprile, giorno di San Marco, a cui la chiesetta è intitolata.


Chiesetta che rientra nella parrocchia di San Matteo Apostolo in Revine ed è stata al centro di un restauro conservativo che ha coinvolto anche le pareti interne ed esterne dell’edificio stesso.
La scorsa estate il cantiere aveva subito un’interruzione, in quanto era stato rinvenuto al suo interno un ordigno risalente alla Grande Guerra.
Cantiere che ha richiesto un investimento complessivo pari a 150 mila euro, di cui 120 mila coperti con un bando regionale di fondi Pnrr, mentre per la somma restante, una parte sarà coperta da Banca Prealpi SanBiagio, l’altra da un finanziamento e da fondi del Comune.
Il restauro si è poi concluso e domenica si è tenuta la cerimonia di inaugurazione dei lavori eseguiti, con una Santa Messa celebrata da don Angelino Granziera.


Considerato che la chiesetta era troppo piccola per contenere tutte le persone presenti (quasi un centinaio), la Pro loco di Revine Lago (rappresentata dal presidente Emiliano Bernardi) aveva posizionato delle sedie all’esterno, mentre gli Alpini avevano realizzato delle panchine con i tronchi di ciliegio, sistemate sul prato da loro stessi falciato.
Non è mancato un momento conviviale finale, grazie al Gruppo Folkloristico “I Revinot”.
Presenti alla cerimonia il sindaco Massimo Magagnin, la restauratrice Emanuela Ruggio, l’architetto Susanna Maset, Gianpietro Piccin dell’impresa che si è occupata dei lavori, assieme alla falegnameria Pradal e a Edilcolor. Tutta l’operazione è stata eseguita grazie all’impegno dell’Ufficio Arte Sacra della Diocesi di Vittorio Veneto.
E ancora, il vicepresidente di Banca Prealpi SanBiagio Flavio Salvador, una rappresentanza del Consiglio affari economici della parrocchia di San Matteo e degli Alpini di Revine.
Come è emerso domenica, ora è stato dichiarato l’impegno di tenere la chiesetta più aperta, così da far ammirare il restauro eseguito.


(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Comune di Revine Lago)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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