Grande Festa Rosa, il “ruggito” del Muro: “Pronti a ospitare un arrivo di tappa”

Un “matrimonio” (tra mascotte), una donazione per un grande veneto che non c’è più e un sogno che prende sempre più corpo: quello di ospitare in futuro un arrivo di tappa proprio sul Muro di Ca’ del Poggio, sulle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

Dove ieri, domenica, il Giro d’Italia è transitato per l’ottava volta, nella prima fase della 15esima tappa da Fiume Veneto (Pordenone) ad Asiago (Vicenza). E dove, nel chilometro dell’iconica salita, ormai divenuta un simbolo del ciclismo italiano (e non solo), non sono mancate le emozioni verticali.

A procurarle i corridori, transitati a ritmo spedito intorno alle 12.30 sulle rampe del Muro, ma soprattutto le migliaia di appassionati che, come da tradizione, hanno reso l’attesa della corsa uno spettacolo nello spettacolo, tra musica, colori, buon cibo e tanta voglia di divertirsi.

Erano oltre 20 mila i tifosi presenti sul Muro, a incitare i ciclisti durante il loro passaggio. In particolare il trevigiano Andrea Vendrame (c’era anche la fidanzata Letizia a fare il tifo per lui).

E poi tutto il meraviglioso contorno di eventi sapientemente costruito attorno alla gara da Alberto Stocco, patron di Ca’ del Poggio ristorante e resort, e dal suo staff, artefici della Grande Festa Rosa: stand enogastronomici (churrasco e spiedo), la musica dei deejay di Radio Company, media partner dell’evento, grandi ospiti del mondo dello sport e dello spettacolo e testimonial d’eccezione.

Tra i protagonisti della giornata anche la mascotte di Ca’ del Poggio e del Muro, Poggy, che proprio ieri ha compiuto un anno (per lui una bella torta di compleanno). Il simpatico leone rosa, simbolo del Veneto e della passione che lega questa terra al ciclismo, ha celebrato proprio prima dell’arrivo della corsa il suo “matrimonio” con Corty, lo scoiattolo rosso, mascotte di Fondazione Cortina.

“Testimoni” speciali di questa unione gli appassionati di Squadra Fortissimi, tutti rigorosamente in rosa, con in testa il presidente Piero Chiesorin “armato” di campanaccio per incitare i corridori. Erano loro, posizionati sulle rampe del Muro, la claque più colorata e rumorosa.

Verso le 11 il passaggio della Carovana del Giro, che ha fatto una sosta coinvolgendo le autorità presenti, il presidente della Regione Luca Zaia in primis, e il pubblico, a cui sono state lanciate magliette e gadget a tema.

Intorno alle 12.30 il passaggio della corsa vera e propria, con il Muro che ha “vibrato” di passione appena i ciclisti hanno attaccato le prime rampe della salita, caratterizzata da una pendenza media superiore al 12%, con punte del 19%. Un passaggio molto veloce e senza soste, quello di ieri. Rapido ma sempre molto emozionante.

Una volta esaurito il picco di adrenalina legato al transito della corsa, la festa è proseguita con altri importanti momenti, tra cui la consegna di un assegno da 5 mila euro ad Amerigo e Laura, genitori di Sammy Basso, scomparso lo scorso ottobre e ospite fisso nelle passate edizioni della Festa Rosa a Ca’ del Poggio. Una cifra destinata alla lotta contro la progeria, malattia rara che affliggeva Sammy.

Consegnata anche nell’occasione una targa di riconoscimento per i 142 anni di attività della Latteria Soligo “a tutela di produttori e consumatori”. A riceverla, dalle mani del presidente Zaia, e di Marina Montedoro, il presidente Lorenzo Brugnera.

E poi, visto il crescente successo di pubblico della Grande Festa Rosa, e un’ascesa sempre più iconica, inserita anche nel libro “Salite d’Italia – Le 100 scalate in bici da fare almeno una volta nella vita”, scritto da Gabriele Brunetti e Alberto Ferraris, quel sogno: far diventare nei prossimi anni il Muro di Ca’ del Poggio un arrivo di tappa del Giro. Una strada che oggi, con l’eco del successo di quest’ultimo passaggio, sembra tutt’altro che in salita.

(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto e video: Alessandro Lanza e Simone Masetto)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
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