Ospite d’onore della 43ª Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia, Jesús Cisneros porta a Sarmede un universo visivo che unisce memoria, natura e scena teatrale. Nato a Saragozza nel 1969, formatosi in Storia dell’arte e Illustrazione, Cisneros ha attraversato oltre trent’anni di ricerca artistica passando dalla grafica all’illustrazione, pubblicando più di trenta libri per bambini, ragazzi e adulti e collaborando con importanti editori europei e latinoamericani.
Le sue opere – esposte in musei e gallerie di Spagna, Messico, Corea, Francia, Portogallo, Turchia e Italia – sono state selezionate nei maggiori festival internazionali, da Ilustrarte a Lisbona alla Bologna Children’s Book Fair.
Il suo linguaggio, radicato nel lavoro manuale e nella sperimentazione pittorica, è attraversato da riferimenti al teatro, alla danza, alle maschere, alla letteratura e al cinema, fino alle esplorazioni più recenti su natura e memoria. Parallelamente alla ricerca artistica, Cisneros porta avanti un’intensa attività didattica: dopo sei anni a Città del Messico come visiting professor e co-ideatore del diploma Casa de Ilustración Narrativa alla UNAM, dal 2016 insegna alla Scuola Internazionale d’Illustrazione della Fondazione Štěpán Zavřel, dove la sua presenza ha contribuito a formare generazioni di giovani illustratori.
Per questo, accoglierlo come ospite d’onore non è solo un riconoscimento alla sua carriera, ma anche un tributo al profondo legame che il suo lavoro mantiene con Sarmede, la “casa degli illustratori”. Cisneros è anche docente nella scuola internazionale di Sarmede.
Jesús che rapporto hai con Sarmede?
Ho iniziato a lavorare con la Fondazione nove anni fa come docente. La collaborazione è stata molto stretta per tutto questo tempo. Ho partecipato a qualche mostra collettiva e ora, dopo nove anni come insegnante, essere ospite d’onore rappresenta per me un momento molto importante, una sorta di celebrazione del rapporto costruito con la Fondazione.
Sappiamo che la natura attraversa molte delle tue opere recenti. Che cosa rappresenta la natura per te e qual è il tema di questa mostra?
La natura siamo anche noi. Come artista mi interessa non solo la copia della natura, il disegno visivo, ma anche la dimensione interiore legata alla memoria, all’esperienza e a un’espressione che considero organica, qualcosa che cresce. Mi piace che i miei disegni siano proprio questo: qualcosa che cresce, qualcosa di naturale.
La tua opera si muove fra infanzia, adolescenza e mondo adulto. Cambiano il disegno e la narrazione a seconda del pubblico?
Sì. Non posso lavorare allo stesso modo per un libro di poesia per bambini e, per esempio, per un libro di Shakespeare pensato per adulti. Quando inizio un progetto, la prima cosa è una ricerca sulla tecnica: quale tecnica può essere più espressiva? Qui in mostra c’è un libro di poesia per bambini e ho cercato una tecnica con colori intensi, tratti forti. Per gli adulti, a volte, l’approccio diventa più pittorico. Questa parte di laboratorio tecnico, plastico, in dialogo con il testo, per me è fondamentale.
Le tue opere contengono molti riferimenti al teatro, alla danza, alle maschere. Che relazione c’è tra immagine e scena?
Per me, come illustratore, è importante non guardare solo l’illustrazione. È fondamentale l’ispirazione che arriva da altre arti: cinema, teatro, danza. Alla base c’è un linguaggio comune di simboli e strutture e comprenderlo fa crescere il lavoro. Guardare solo illustrazione può essere pericoloso, perché il rischio della copia o dell’imitazione è sempre presente. Perciò cerco altre arti per trovare ispirazione.
L’insegnamento ha un ruolo centrale nel tuo percorso. Che cosa significa per te trasmettere ciò che sai ai più giovani?
L’insegnamento è come uno specchio del mio lavoro personale: metto in forma didattica le mie preoccupazioni e la mia esperienza. Ciò che più mi interessa lo trasformo in laboratorio. I miei workshop sono spesso aperti: può partecipare un professionista come una persona senza esperienza. L’importante è che ci sia un contatto vitale, intuitivo, un desiderio autentico di creare immagini, dipingere, illustrare.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Mihaela Condurache)
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