A Sarmede si riaccende la magia. È stata inaugurata la 43ª edizione della Mostra dell’Illustrazione per l’Infanzia, un appuntamento che ogni anno richiama migliaia di visitatori e che continua a portare il nome del “paese delle fiabe” nel mondo.
L’edizione 2025, curata da Silvia Paccassoni, mette al centro la natura e le sue visioni, intrecciando arte, scienza, infanzia e speranza: più di venti illustratori da quattordici Paesi, duecento opere esposte e un ospite d’onore di caratura internazionale, Jesús Cisneros, considerato tra i più raffinati illustratori contemporanei.
Una mostra che è un viaggio nell’immaginazione e, allo stesso tempo, un invito a riflettere sul nostro rapporto con l’ambiente, sull’importanza della diversità e sul valore educativo delle immagini. A raccontarla è Uberto Di Remigio, presidente della Fondazione Zavrel, che porta avanti il lavoro culturale iniziato dal maestro Stepan Zavrel, artista “capace di anticipare temi oggi più che mai attuali”.
Presidente, si apre una nuova mostra dell’illustrazione per l’infanzia. Che mostra sarà?
Sarà una grande mostra con un grande tema, che è la natura e le sue visioni. Ci sono quattro sezioni straordinarie che coniugano la speranza, l’infanzia, la scienza e l’arte. Questa è sicuramente una delle più grandi mostre realizzate dalla Fondazione Stepan Zavrel. Ci sono più di 20 artisti provenienti da 14 Paesi e 200 opere.
Quali sono le principali novità di questa edizione?
All’interno della mostra abbiamo gli studi del primo libro illustrato realizzato da Stepan Zavrel, Il Pesce Magico, ispirato all’artista Clé. Con questo libro Zavrel ha scelto di essere un artista per l’infanzia e dedicarsi agli albi illustrati. Oltre a questo abbiamo un ospite d’onore di importanza internazionale: Jesús Cisneros. È stato in Messico e in vari Paesi del mondo a presentare la sua arte ed è anche uno degli insegnanti della nostra Scuola d’Illustrazione Internazionale di Sarmede. Cisneros ha realizzato pubblicazioni straordinarie e copertine meravigliose, come quella per L’Alchimista di Paulo Coelho. Ha illustrato anche La Tempesta di Shakespeare e porterà diversi libri. Le sue immagini sono straordinarie e c’è una grande opera d’arte, lunga 4-5 metri, che è Il Messaggio dell’Imperatore, tratto da Kafka e da lui illustrato.
Qual è il ruolo dell’illustrazione oggi?
Quello di aiutarci a capire il momento in cui viviamo. La natura, per quanto possa sembrare scontata, ha bisogno di essere rispettata. Le opere presenti in mostra ci suggeriscono, con una profonda poesia, che ciò di cui la natura ha bisogno è proprio il rispetto. Continuare questo lavoro significa amare il prossimo, significa crescita culturale e intellettiva.
La mostra è il coronamento di un anno di lavoro. Quali appuntamenti sono previsti fino a febbraio?
Ci saranno laboratori per i ragazzi, interventi, attività, visite guidate. La mostra rimarrà aperta fino a metà febbraio, con orari molto ampi, tutta la settimana e soprattutto nel weekend. Pensiamo di utilizzare questo tempo per presentare anche le bellissime immagini esposte.
All’interno del percorso espositivo ritorna anche Stepan Zavrel. Che ruolo ha oggi per gli illustratori?
Penso spesso a Stepan Zavrel, che per me è stato un grandissimo amico e un mentore. Tutta la sua proiezione artistica è stata dedicata all’infanzia, perché secondo lui bisogna cominciare da piccoli a creare il cittadino del futuro. Il fatto che si sia rivolto alla natura in tempi non sospetti – con libri come L’ultimo albero del 1971 o Venezia domani, che immaginava una città sommersa – dimostra come avesse anticipato di quasi trent’anni le tematiche che oggi sono al centro del dibattito.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Mihaela Condurache)
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