“Questa è una cerimonia di gratitudine, non di lutto, perché il nostro Angelo è finalmente tornato a casa. Ritorna oggi nel grembo della terra della sua Segusino, dopo “.
Con queste parole il parroco, don Gabriele Benvegnù, pronunciate durante la celebrazione della Parola, nella chiesa parrocchiale di Santa Lucia, ha dato a nome di tutta la comunità il “bentornato” al segusinese Angelo Coppe, ex internato deceduto nel 1944 in un campo di concentramento, le cui spoglie riposeranno ora nel cimitero comunale.
Una cerimonia solenne intensa, a tratti commovente, quella che si è svolta questa mattina, sabato, in paese. Prima la celebrazione in chiesa, poi la processione fino al cimitero locale, infine la sepoltura dei resti del soldato Coppe. Poi, a corollario di questa mattinata densa di emozioni, un momento istituzionale e storico nella vicina Sala Zancaner. Un’occasione per ricordare e riflettere sulla figura di Angelo e di tutti i soldati che, come lui, hanno trovato la morte in guerra.
“Il suo ritorno a casa avviene nell’anno del giubileo dedicato alla speranza che non delude – è stato sottolineato durante la celebrazione in chiesa – La sua vicenda ci insegni quindi a mantenere viva la speranza nel Signore, anche quando tutto sembra perduto o dimenticato”.
Presenti alla cerimonia, oltre al sindaco Gloria Paulon e a vari esponenti dell’amministrazione comunale, anche la nipote di Angelo, Annarita Coppe, figlia del fratello minore Severino. E poi Alpini, associazioni combattentistiche e Forze dell’ordine, che hanno “scortato” le spoglie dell’ex internato fino al cimitero.
Chi era Angelo Coppe
Nato a Segusino il 16 aprile 1912 da Giuseppe e Maria Zanella, agricoltore con la terza elementare. Richiamato soldato è Fante del 1° Regg Fant. 13ª Divisione Re, impegnata dal 1941 al confine del Fronte
località La Storta, poco a nord della Capitale.
Dopo i combattimenti Angelo verrà fatto prigioniero dai tedeschi, deportato e internato a Wistritz
(Rep. Ceca). Stalag IV C, del Distretto IV. Capo Comandante della Wermacht
di Dresda.


Verrà poi trasferito allo Stalag VIII B/334 Situato a 3 Km da Lamsdorf-Slesia- Polonia, Distretto VIII Militare, Capo del Comandante della Wermacht di Bratislava, dove verrà impiegato nel lavoro coatto negli
Arbeitskommando come soldato bauer (Soldato agricoltore).
Deceduto il 1/2/1944 a Lamsdorf a causa di una malattia. Sepolto a Lambinowice, nel Cimitero Militare. Nel 2024 nell’area del ex campo Stalag 334 di Lamsdori sono stati riesumati i suoi resti e quelli di altri 59 Internati Militari Italiani deceduti nel Campo 33.
Il ricordo della nipote e le parole del sindaco
“Una giornata davvero emozionante per me e per la mia famiglia, soprattutto per il ricordo di mio padre che soffriva moltissimo per il fatto di non sapere dove fosse il fratello – le parole della nipote Annarita Coppe – Adesso finalmente è arrivato a casa ed è arrivato nella tomba di famiglia. Devo ringraziare tante associazioni e sono veramente contenta di aver fatto questo passo, anche per merito del Ministero della Difesa italiano, a cui devo tanti ringraziamenti. Una giornata bella e di commozione profonda, soprattutto nel vedere tante associazioni presenti. Ringrazio ancora tutti per aver partecipato, anche il Comune di Segusino naturalmente”.


E proprio il sindaco, Gloria Paulon, ha chiosato: “E’ stata una cerimonia davvero profonda e toccante, la prima per me di questo genere come sindaco, motivo per cui non la dimenticherò facilmente. Un momento che, visti i tempi che stiamo vivendo, assume forse un significato ancora più importante e profondo, invitandoci a riflettere”.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto e video: Alessandro Lanza)
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