Malore in casa, muore a 49 anni: “Ciao Nicola”. Mercoledì l’addio

“Non piangete! Io vi amerò al di là della vita! L’amore è nell’anima e l’anima non muore”. Questo il toccante messaggio scelto dai familiari per l’addio a Nicola Biasini, scomparso venerdì a soli 49 anni dopo aver accusato un malore che, purtroppo, gli è risultato fatale.

Informatico del Consorzio Agrario di Sant’Urbano, Nicola era molto conosciuto a Visnadello di Spresiano, dove viveva e dove la famiglia, in particolare papà Paolo, anche lui scomparso (nel gennaio del 2023) in circostanze simili, gestiva lo storico “Bar sotto i porteghi, ritrovo abituale di molti compaesani.

Giovedì scorso Nicola era rientrato a casa da poco, dopo aver accompagnato mamma Graziella a una visita medica. Nell’abitazione stavano lavorando anche degli operai. All’improvviso il malore e la caduta a terra, mentre stava sistemando alcuni oggetti su una scaletta. Nicola ha perso i sensi e le sue condizioni sono apparse subito molto gravi.

Sono stati gli stessi operai che, assistendo alla drammatica scena, hanno chiamato il 118, cercando nel frattempo di rianimare il 49enne, poi trasferito d’urgenza all’ospedale Ca’ Foncello, dove è stato ricoverato in terapia intensiva neurologica.

E dove il giorno successivo, venerdì, è mancato. Il funerale di Nicola, che lascia mamma Graziella, gli zii, i cugini e gli amici, si terrà mercoledì prossimo, 15 ottobre, alle 15.00, nella chiesa parrocchiale di Visnadello. “Non fiori, ma eventuali offerte (da consegnare alla famiglia) devolute al reparto di terapia intensiva dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso”, la richiesta dei suoi cari.

Un ricordo speciale di Nicola è quello lasciato anche dal sindaco di Spresiano, Marco Della Pietra: “Ciao Nicola. La notizia della tua scomparsa è arrivata all’improvviso come un pugno nello stomaco. Solo poche ore prima avevo sentito che non stavi bene, ma mai avrei pensato a qualcosa di così grave. Sei sempre stato un ragazzo come si deve. Hai combattuto parecchio nella vita e chi ti conosce lo sa bene. Eri una persona vera, di quelle che non si incontrano tutti i giorni, magari schivo, certo, ma di una sensibilità disarmante, con la tua gentilezza un po’ ruvida ma sempre autentica. Quando se ne va una brava persona, è sempre un momento molto triste. E tu, Nicola, lo eri davvero”.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Onoranze funebri Pagotto)
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