Auto rigate nel parcheggio Electrolux: gli operai denunciano

Una delle auto rigate

Auto rigate nei parcheggi aziendali: è il fatto che si verifica da almeno una decina di giorni nelle aree di sosta dell’Electrolux di Susegana dove i dipendenti, una volta finito il loro orario lavorativo, hanno ritrovato le fiancate delle loro vetture danneggiate con un corpo contundente.

Secondo quanto emerso, la dinamica pare essere la stessa per tutti: il dipendente parcheggia l’auto nella fascia oraria compresa tra le 13.30 e 13.45 circa, in un parcheggio dall’altre parte della strada (rispetto alla fabbrica), svolge il proprio orario di lavoro e, una volta terminato, trova l’amara sorpresa.

Fatti che sono stati denunciati ai Carabinieri: nei testi delle denunce tutte le vittime del fatto hanno assicurato di non avere, e non avere avuto, dissapori o contrasti con nessuno sul posto di lavoro.

Il primo fatto si sarebbe verificato lo scorso 15 maggio, l’ultimo in questi giorni.

“Profonde rigate lungo le fiancate delle auto posteggiate: si presume fatte con una chiave. Con danni economici ingenti. Chi è andato dal carrozziere si è visto fare dei preventivi da mille euro” ha fatto sapere Augustin Breda, storico delegato sindacale in azienda, il quale ha riferito che gli spazi di sosta sarebbero coperti da telecamere di videosorveglianza, ma i filmati non si potrebbero visionare per una questione legata al tema della privacy.

Un’altra fiancata danneggiata

“Si presume possa essere un dipendente a giornata, incrociando i primi dati disponibili e gli orari in cui le vittime, tra loro apparentemente non collegabili, tre donne e un uomo al lavoro in linee e reparti diversi, si sono accorte del danno – ha spiegato -. Le tre donne hanno sporto denuncia contro ignoti ai Carabinieri di Susegana e Conegliano, riservandosi di agire anche in sede civile e chiedendo di punire i responsabili, il tutto nella speranza che decidano di intervenire e accedere alle registrazioni, filmati che rimangono per brevissimo tempo a disposizione, prima di essere distrutte. E pare che solo una indagine permetterebbe di acquisirle per poterle visionare”.

Intanto, ha aggiunto Breda, “i delegati di Fim Fiom Uilm si stanno muovendo per chiedere ad azienda e Forze dell’Ordine di agire”. Inoltre starebbe per partire una richiesta alla Procura della Repubblica di Treviso per fare piena luce su quanto sta accadendo.

“Non è accettabile che i lavoratori entrino a lavorare per guadagnarsi faticosamente da vivere e si ritrovano importanti spese da sostenere, per atti vandalici inconsulti, nei parcheggi aziendali – ha spiegato Breda -. La rabbia e la preoccupazione di tutti sale, via via che gli episodi aumentano e urge l’intervento della Direzione e di un’azione di tutela del patrimonio dei lavoratori”.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: per gentile concessione di Augustin Breda)

(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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