“Il calicanto ancora scala il cielo/ Col suo incenso apre una breccia/ Spalanca la porta di una stanza chiusa”: sono i versi in epigrafe dedicati a Gian Pietro Barbieri dalla sua famiglia. Barbieri è mancato in questi giorni all’età di 60 anni.
Poeta e scrittore, appassionato di ambiente e “moderno cantastorie”, Barbieri (“Gianpi” per gli amici”) lavorava come educatore socio-pedagogico alla Cooperativa Comunica e La Storga di Treviso, che ne hanno ricordato la sensibilità e gli insegnamenti rivolti a bimbi e ragazzi.
“Con profonda commozione la Cooperativa Comunica e La Storga porgono le loro più sentite condoglianze alla famiglia di Gian Pietro Barbieri, un pilastro insostituibile nel nostro staff, che lascerà un vuoto incolmabile per tutti – si legge -. Uomo di cultura e di spiccata sensibilità, è stato un riferimento per bambini e ragazzi che negli anni, tra centri estivi, tempo integrato, attività naturalistiche e mille altre attrazioni ha fatto sognare ed entusiasmare con le sue storie e i suoi racconti intere generazioni”.
“I bambini appena lo vedevano gli correvano incontro, tutti, per abbracciarlo e chiedergli una storia, un’avventura, per essere catapultati in un mondo fiabesco e pieno di sorprese, che stimolavano nei più piccoli l’amore per il mondo della natura e i segreti celati nel nostro territorio – prosegue il messaggio -. Un moderno cantastorie, alternava la sua attività di educatore socio-pedagogico con Comunica e La Storga, a quella di poeta e scrittore con all’attivo tante pubblicazioni che presentava nei suoi reading intrisi di magia e suggestioni”.
“Se n’è andato a soli 60 anni, dopo aver combattuto con la malattia che l’ha portato via prematuramente, ma ‘Gianpi’ resterà per sempre nei cuori di chi l’ha conosciuto, dai colleghi ai collaboratori e ai genitori, ma soprattutto siamo certi che sarà sempre al fianco dei ‘suoi’ bambini e ragazzi, che hanno avuto la fortuna di vivere la sua sensibilità e i suoi insegnamenti. Ciao Gian Pietro, ci mancherai”, così conclude il messaggio.
Parole che si affiancano a quelle di Legambiente Piavenire: “Buon viaggio Gian Pietro, un poeta non muore mai! Riprenderemo le battaglie in tuo nome e non dimenticheremo di usare le armi della poesia, della lettura del paesaggio e tu sarai sempre con noi, a suggerirci come procedere – si legge – Siamo andati indietro nel tempo, a ricercare alcune foto di te, in mezzo alla natura dove, con le tue poesie, ci facevi esplorare con occhi diversi i suoi antro nascosti e le sue bellezze intrinseche”.
“Vogliamo ricordarti così, dove la poesia che stavi leggendo sembrava illuminare il tuo volto, facendoci vivere emozioni che difficilmente dimenticheremo – continua – Sempre viva in noi resterà la tua sensibilità totale per l’ambiente e la poesia: ciao Gianpi!”.
Non sono mancate parole di cordoglio neppure dalla casa editrice Digressioni: “Gian Pietro era prima di tutto una persona straordinaria oltre che uno straordinario poeta. In questo momento mancano le parole per raccontare il dolore immenso della sua scomparsa. Ricorderemo sempre la sua disponibilità, la sua gentilezza, la sua intelligenza e la sua ironia – ha scritto – Era un piacere sentirlo parlare, leggere, trascorrere del tempo con lui. Era un piacere collaborare con lui per la sua pacatezza, disponibilità e professionalità. Aveva sempre una parola di incoraggiamento, che migliorava la giornata. Oggi perdiamo un poeta ma soprattutto un amico e ci mancherà enormemente”.
Gian Pietro Barbieri lascia i figli Anna e Michele con la loro mamma, la compagna Licia, il papà Piergiorgio, i fratelli Gianmaria e Filippo, le cognate Carla e Anna, i nipoti, gli amici uniti a tutti i parenti.
L’ultimo saluto sarà dato sabato 27 dicembre dalle 9.30 alle 10.30 nella sala del commiato al crematorio di Treviso, in via Giovanni Battista Riccioli.
La famiglia chiede non fiori, ma eventuali offerte che saranno devolute all’Advar (ente impegnato nell’assistenza professionale alla persona malata, che necessita di cure palliative al suo domicilio o all’Hospice “Casa dei Gelsi” di Treviso).
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Onoranze funebri Pagotto)
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