Con 5.418 preferenze nel collegio trevigiano, Riccardo Barbisan torna in consiglio regionale a 5 anni di distanza. Un risultato definito da Barbisan come “una soddisfazione enorme”, frutto – sottolinea – di un percorso fatto di fiducia personale e di rapporti costruiti nel tempo.
“Un voto di preferenza è qualcosa di enorme – afferma –. Vuol dire che una persona esce di casa per andare a votare: già questo è un successo. Poi sceglie la tua parte politica, il tuo partito, e alla fine scrive il tuo nome. Sono quattro, cinque passaggi tutt’altro che immediati. Per questo il mio ringraziamento va a tutti coloro che mi hanno sostenuto”.
La campagna elettorale per Barbisan non è stata semplice: “Ho rimontato nella nottata dopo un pomeriggio complicato in termini di classifica di preferenze – aggiunge – Mi hanno sostenuto militanti, amici della Lega, ma anche tante persone che con la politica non c’entrano nulla e che hanno deciso di darmi una mano perché mi vedono impegnato da sempre”.
Nessuna promessa, se non una: quella di lavorare come ha sempre fatto. “Non ho promesso nulla a nessuno – spiega – se non di fare il consigliere regionale come nella decima legislatura: rispondendo al telefono, dicendo sì quando si può fare qualcosa e spiegando il perché quando non si può. E, naturalmente, lavorando diligentemente al mio banco per portare avanti il programma della coalizione”.
C’è spazio anche per un pizzico di rammarico: Barbisan, infatti, assessore al bilancio del Comune di Treviso, dovrà lasciare il suo ruolo per la carica da consigliere in pieno periodo di preparazione del documento finanziario. “Un po’ dispiaciuto lo sono, perché per gli assessori al bilancio questo è il periodo più delicato dell’anno – aggiunge -. Ho fatto la campagna elettorale nel momento in cui, di solito, sono più impegnato a Ca’ Sugana negli approfondimenti. Mi dispiace anche non poter tornare in consiglio comunale per proseguire l’impegno con i cittadini trevigiani”.
Ma il cuore – promette – rimane nella sua città: “Porterò Treviso in consiglio regionale” conclude, forte di un risultato che conferma il suo radicamento e lo riporta tra i banchi di Palazzo Ferro Fini.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto)
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