“Ci vuole la certezza della pena”: non usa giri di parole il sindaco di Treviso Mario Conte all’indomani della notizia dell’ennesima spaccata ai danni di un bar. Questa volta a finire nel mirino di una banda di tre italiani, tutti residenti in provincia di Treviso, e con diversi precedenti, è stato il Bar Nymphaea di San Giuseppe.
I tre, intercettati da una volante della Polizia di Stato, sono stati fermati anche perché sulle scarpe che indossavano sono stati ritrovati dei frammenti di vetro e all’interno dell’auto un codice Qr per i pagamenti intestato proprio al bar appena colpito.
Ma i tre sono stati rilasciati in quanto, trovati alcune ore dopo il furto non sono potuti essere arrestati in quanto non beccati in flagranza di reato. Rilasciati, sono stati denunciati a piede libero.
“La mia solidarietà ai commercianti – commenta il primo cittadino – che molte volte si trovano costretti a sborsare migliaia di euro per ripristinare il danno oltre alla refurtiva”.
“L’auspicio è che si riesca quanto prima a individuare i responsabili e che una volta individuati possano rimanere in galera per un po’ di tempo” conclude il primo cittadino.
(Autore: Simone Masetto)
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