“Nei primi nove mesi del 2025, in base ai dati resi noti dall’Istat nei giorni scorsi, le esportazioni della provincia di Treviso sono in lieve diminuzione (-1,2% la variazione tendenziale rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso), mentre quelle di Belluno risultano di poco inferiori alla stazionarietà (-0,4%) – rende noto e commenta Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio di Treviso e Belluno|Dolomiti.
Ad incidere sul segno negativo dell’export trevigiano è, in particolare, il mercato statunitense, dove le esportazioni provinciali scendono del -6,9%. L’effetto-dazi (inteso anche come perturbazione alla continuità di domanda) pesa soprattutto per macchinari e mobili: il primo settore accusa una flessione sul mercato USA del -16,3% ma tiene a livello globale con un +2,0%; il mobile invece accusa flessioni sia verso gli USA (-10,4%) sia a livello mondo (-5,5%). Tiene invece l’export di bevande verso gli USA (che per noi significa export di Prosecco): la variazione tendenziale è un +0,9%, che fa media di un primo trimestre particolarmente positivo, per il più volte ribadito gioco d’anticipo sulla domanda per il timore dazi, e del conseguente rallentamento nel terzo trimestre, più a causa dei magazzini pieni che dei dazi stessi. A livello mondo compare però un segno di flessione (-1,3%).
Le esportazioni verso l’Unione Europea sono stabili: +0,4% rispetto ai primi nove mesi del 2024. All’interno dell’area sono in lieve recupero mercati fondamentali per le nostre imprese come quello tedesco (+1,0%, in aumento macchinari e mobili) e francese (+1,6%) – continua il presidente.
Guardando ai settori, trovo importante la tenuta dei macchinari già sopra accennata, perché ciò significa che, nonostante tutte le incertezze del caso, questo nostro importante settore intercetta domanda di nuove tecnologie, processi di sostituzione di impianti industriali obsoleti. Continua a crescere l’alimentare trevigiano (+10,2%). Per lo Sportsystem le vendite di calzature sono poco al di sotto della stazionarietà (-0,4% rispetto ai primi nove mesi del 2024, a fronte di un calo significativo osservato nello stesso periodo dello scorso anno). Sono invece in diminuzione i mobili, come già detto, il tessile-abbigliamento e la componentistica automotive.
Per Belluno – prosegue Pozza – la sostanziale stazionarietà delle esportazioni (-0,4%) fa media soprattutto delle differenti dinamiche di due importanti filiere provinciali: l’occhialeria, che sconta una flessione delle esportazioni del -4,3%; la filiera del freddo, che vede aumenti a due cifre dell’export: +14,4% per i macchinari e +79,3% per i prodotti di elettronica/sensoristica.
Per l’occhialeria, come già osservato anche negli scorsi approfondimenti, pesa il calo delle esportazioni verso gli Stati Uniti che sono il primo mercato di riferimento, e dove le vendite scendono dai 690 milioni dei primi nove mesi 2024 agli attuali 413 milioni (-40,1%). Ma abbiamo già ripetuto più volte che questi numeri celano anche cambiamenti strutturali nell’organizzazione della filiera, oltre ad essere termometro dell’andamento del settore. L’export di occhialeria è, invece, in aumento verso Messico, Paesi Bassi, Spagna, Germania e in recupero verso Francia.
Queste dinamiche differenziate ci portano a ribadire la necessità, per la tenuta delle esportazioni provinciali, – conclude Pozza – di proseguire nella diversificazione dei mercati. Processo che le nostre imprese devono portare avanti come risposta all’incertezza geopolitica, senza tralasciare, ovviamente, il presidio dei mercati consolidati.
Come sistema camerale prosegue il nostro impegno a supportare questo processo di diversificazione, anche con iniziative che favoriscano nuove occasioni di collaborazione e di business. Ad ottobre – ricorda il presidente – abbiamo ospitato il IX Forum Pymes, un appuntamento internazionale che ha portato a Castelbrando delegazioni, ambasciatori e rappresentanti istituzionali provenienti dai Paesi dell’America Latina, oltre a numerose imprese italiane.
E per il prossimo anno, nel primo semestre del 2026, abbiamo pianificato il Business Forum legato ai Paesi del Sud-Est asiatico – conclude Pozza, anche nel ruolo di presidente di Assocamerestero.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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