Il Comune di Treviso ha dato avvio a un’azione legale per il risarcimento dei danni arrecati a beni e immobili di proprietà comunale a seguito di reiterati episodi di imbrattamento da parte di un 58enne attivista “no vax”.
La Giunta Conte ha deliberato oggi martedì il conferimento dell’incarico all’Avvocatura Civica per procedere in sede civile nei confronti di G. F., la persona individuata come responsabile, già destinatario di un decreto penale di condanna per danneggiamento nello scorso maggio.
Nello specifico, gli imbrattamenti, riconducibili per la tipologia delle scritte ai movimenti contro i vaccini (in foto), hanno interessato il sottopasso di via Paludetti, il muro di recinzione tra via Alzaia e via dei Roveri, il perimetro dello stadio da rugby lato ingresso del pubblico e altre superfici murarie di proprietà comunale, successivamente interessate da interventi di ripristino.
A seguito di questi episodi, che avevano portato ad una serie di indagini da parte della Polizia locale, anche attraverso videosorveglianza e fototrappole, il Settore Lavori Pubblici aveva provveduto agli interventi di pulizia e ripristino, impiegando personale, materiali e mezzi propri. Il danno complessivamente sostenuto è stato quantificato in 11.171 euro.
«Esprimiamo soddisfazione per l’avvio di questa azione legale perché rappresenta un segnale chiaro di tutela del patrimonio pubblico e di rispetto verso la città e i cittadini – afferma il sindaco Mario Conte -. Il messaggio che vogliamo lanciare è chiaro: chi danneggia beni comuni viene individuato e deve rispondere personalmente delle sue azioni. Ringrazio la Polizia locale che ha condotto le indagini e gli Uffici per aver dato seguito a questa azione, che testimonia come vi sia la ferma volontà di contrastare con determinazione comportamenti che arrecano danno alla collettività, riaffermando il valore della legalità e del decoro urbano».
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Città di Treviso)
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