La città di Treviso perde la figura iconica di Renea Rocchino Nardari, deceduta ieri mattina all’età di 91 anni, a causa di una malattia.
Fu il primo legale donna in Italia abilitata a trattare processi di separazione nella Santa Sede.
La prima sacrarotista in Italia, quindi, e una delle otto donne al mondo abilitate a trattare i processi di separazione davanti alla Sacra Rota romana, ai tempi in cui quella del legale era considerata una professione solamente maschile.
Invece lei riuscì ad affermare la propria professione con forza e carisma.
In precedenza Renea Rocchino Nardari aveva insegnato francese e diritto all’istituto tecnico economico Riccati di Treviso, per poi comprendere che l’avvocatura era la sua vera strada.
Sposata con Antonio Nardari, imprenditore nel settore dei liquori deceduto nel 2000, la donna seppe costruirsi la propria indipendenza, coniugando il lavoro con il tempo dedicato alla famiglia.
Esercitò la propria professione a Treviso, raggiungendo la notorietà nella maturità, dopo aver lottato a lungo nell’affermare la posizione di legale donna.
Conseguì ben tre lauree per diventare avvocato della Sacra Rota. Inoltre fu autrice di diversi volumi nel settore.
Spesso ospite nei salotti televisivi di Maurizio Costanzo e Mike Bongiorno, fu anche conduttrice di una trasmissione con Pietro Vigorelli.
Presidente della Fondazione Zanetti, vestì i panni di attrice nei primi cortometraggi del figlio, il regista Max Nardari, il quale realizzerà prossimamente un documentario sulla vita di sua madre.
C’è ora attesa per conoscere la data del funerale.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: per concessione della famiglia)
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