È boom nella Marca Trevigiana di prodotti contraffatti nel settore moda.
Nel 2024 ci sono stati 302 sequestri, pari al 55,7% del totale dei sequestri in provincia negli ultimi 12 anni. Solo l’anno scorso il valore dei sequestri è stati di 102 mila euro, mentre tra il 2012 e il 2024 ammonta a 700 mila euro.
“Il balzo dei sequestri è una tendenza già segnalata nel 2023, – sottolinea Armando Sartori, presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana – quando si è registrata la prima impennata, con 77 sequestri contro una media di 14,8 sequestri all’anno tra il 2012 e il 2022. È ormai evidente che c’è un problema sistemico che penalizza tanto i consumatori, quanto gli imprenditori onesti. Ringraziamo le Forze dell’Ordine per l’impegno nella lotta a questa piaga”.
Il settore più colpito è quello dell’abbigliamento, che l’anno scorso ha visto 198 sequestri, pari al 65,5% del totale del settore moda, con più 152 sequestri rispetto al 2023.
Seguono gli accessori di abbigliamento, con 69 sequestri (22,8% del totale) e le calzature, con 32 sequestri (10,6%). Chiude l’occhialeria, con soli tre sequestri.
“È un segnale d’allarme per il Made in Italy, – rimarca Giuliano Secco, presidente Gruppo Moda Confartigianato Imprese Marca Trevigiana – proprio in un momento nel quale deve rafforzare la credibilità, la trasparenza e la legalità lungo tutta la filiera produttiva. Purtroppo, il falso cresce più rapidamente del mercato legale e questo danneggia anche i piccoli marchi indipendenti, provocando danni importanti per l’intero comparto artigiano, alimentando sfruttamento e concorrenza sleale”.
In Veneto nel 2024 i sequestri sono stati 1.083, per un valore di 936 mila euro. Treviso si colloca al secondo posto in Veneto per numero di sequestri, superata solo da Venezia, mentre è terza per valore della merce sequestrata, con in testa Padova, seguita da Venezia.
“Confartigianato accoglie con favore l’introduzione della Certificazione unica di conformità delle filiere della moda, – spiega il presidente del Gruppo Moda Confartigianato Imprese Marca Trevigiana – prevista in un emendamento del Ddl annuale Pmi approvato dal Senato. È uno strumento per promuovere legalità, trasparenza e tracciabilità. Purché la certificazione non diventi un nuovo carico di burocrazia, ma un meccanismo capace di dare valore a chi lavora nel rispetto delle regole, garantendo tracciabilità e riconoscimento agli artigiani e alla piccole imprese”.
(Autore: redazione Qdpnews.it)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata








