Al via la stagione dei funghi: micologi a disposizione per controlli gratuiti. “Quelli sani vanno sempre cotti bene”

In coincidenza con l’inizio della stagione dei funghi, il Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’Ulss 2 Marca trevigiana, attraverso il proprio Ispettorato Micologico, assicura come ogni anno il controllo della commestibilità dei funghi freschi raccolti dai privati cittadini.

I controlli, che non prevedono spese da parte del richiedente, proseguiranno fino al termine della stagione di raccolta dei funghi e verranno effettuati nelle sedi principali dei tre Distretti da esperti micologi, tutti afferenti al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria: 

  • Distretto Treviso

Al Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, sede La Madonnina in via Castellana 2 a Treviso dal lunedì al venerdì dalle 12.30 alle 13.00. È comunque possibile richiedere, al di fuori dei suddetti orari, previo appuntamento telefonico, un controllo sui funghi raccolti ai numeri 0422-323758 o 0422-323796 o 0422-323798.

  • Distretto Pieve di Soligo

Al Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione – in via Lubin n. 16 a Pieve di Soligo il lunedì e il venerdì dalle 8.00 alle ore 8.45. È comunque possibile richiedere, al di fuori dei suddetti orari, previo appuntamento telefonico, un controllo sui funghi raccolti ai numeri 0438-663947 o 0438-663945 o 0438-664431 o 0438-664406.

  • Distretto Asolo

Al Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, in via Alighieri 12 a Montebelluna il lunedì e il mercoledì dalle ore 8.00 alle ore 8.45. È comunque possibile richiedere, al di fuori dei suddetti orari, previo appuntamento telefonico, un controllo sui funghi raccolti ai numeri 0423-614718 o 0423-614780 o 0423-614752.

I funghi da sottoporre a controllo micologico devono essere:

  • freschi, sani ed in buono stato di conservazione (non tarlati, ammuffiti, fermentati, fradici, eccessivamente maturi);
  • interi (non recisi o tagliati, spezzettati, lavati, raschiati o comunque privi di parti essenziali per il riconoscimento);
  • puliti da terriccio, foglie e/o altri corpi estranei.

Chi intende raccogliere funghi deve munirsi di titolo per la raccolta rilasciato dagli Enti preposti (es. Comunità Montane, Comuni, eccetera).

È fondamentale – ricorda l’Ulss 2 – non fidarsi delle credenze popolari o di metodi empirici per valutare la tossicità dei funghi raccolti. L’unico metodo sicuro per l’identificazione delle specie commestibili è la classificazione sulla base delle loro caratteristiche, eseguita da personale appositamente formato. La maggior parte delle intossicazioni è determinata da funghi velenosi raccolti da persone inesperte ma, anche, da funghi generalmente commestibili, raccolti in luoghi inidonei o cucinati in modo non appropriato. È dunque assolutamente opportuno sottoporre a controllo micologico tutti i funghi freschi raccolti, prima di consumarli, in modo da avere la certezza che si tratti di specie commestibili.

Tutti i funghi vanno consumati ben cotti, poiché crudi sono scarsamente digeribili, se non addirittura tossici. Il comune “chiodino” (Armillaria mellea), il fungo più raccolto nella zona pedemontana, è notoriamente tossico da crudo e diventa commestibile da cotto: richiede pertanto una prebollitura di almeno 15-20 minuti, l’eliminazione dell’acqua, e la successiva cottura definitiva. In caso di comparsa di sintomi associabili al consumo da funghi, anche se mangiati giorni prima, ci si deve recare, al più presto, al Pronto Soccorso.

Il Ministero della Salute, in collaborazione con il Centro Antiveleni dell’Ospedale Niguarda di Milano, ha realizzato un opuscolo dal titolo “I funghi: guida alla prevenzione delle intossicazioni”, consultabile al seguente link https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_149_allegato.pdf che contiene utili informazioni per la raccolta, la conservazione, il consumo e l’acquisto.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata

Related Posts