“Colline ad arte”, Shezad Dawood in residenza artistica tra le Colline del Prosecco

Dopo l’annuncio della sua vittoria alla prima edizione del Premio “Colline ad Arte”, promosso dall’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, l’artista britannico Shezad Dawood ha vissuto le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità in un’intensa residenza artistica dedicata all’ascolto e alla rappresentazione del paesaggio.

Per tre giorni, insieme all’etnobotanico Michal Mos, Dawood ha condotto una ricerca sul campo a basso impatto ambientale, raccogliendo le frequenze elettriche emesse da piante, suolo, radici e foglie in diversi luoghi simbolici del territorio. Questi suoni naturali – autentici “echi della terra” – diventeranno la materia viva dell’opera “Antifona 2025”, che sarà presentata sabato 15 novembre alle ore 16.00 alla Pieve di San Pietro di Feletto, in un primo ascolto assoluto.

“Non saprei nemmeno da dove cominciare per esprimere a parole la gioia che ho provato qui sulle colline – racconta Shezad Dawood -. Siamo entrati in dialogo con le piante, la natura, il suolo, con i tanti microclimi della regione; è stata una quantità travolgente di informazioni, idee, energia, bellezza. È stato un processo incredibile anche quello del disegno in parallelo con le registrazioni di Michal: ho cercato davvero di lasciar emergere nel disegno la frequenza e la voce delle piante. Sento che, anche al di là del progetto su cui stiamo lavorando ora, c’è ancora tantissimo materiale ed energia e mi piacerebbe vedere come tutto questo potrebbe evolvere in futuro”.

Durante la residenza, l’artista ha infatti realizzato anche disegni e studi visivi del paesaggio, traducendo le suggestioni del territorio in segni, trame e colori che dialogano con il suono e la memoria dei luoghi. Un’esperienza totale che intreccia osservazione, ascolto e interpretazione artistica del paesaggio delle Colline Patrimonio dell’Umanità.

L’etnobotanico Michal Mos, che ha affiancato Dawood nella ricerca, aggiunge: Qui sulle colline c’è una vasta biodiversità: ogni volta che ascolto le piante c’è qualcosa di nuovo, fresco, diverso ed è questa ricchezza della terra che mi emoziona di più. Questo progetto rappresenta per me l’essenza degli ultimi cinque anni di lavoro con le piante, mostrando alle persone la sostenibilità del vivere insieme alla natura attraverso la musica della loro frequenza”.

Le tappe della ricerca sonora

Il viaggio di Dawood e Mos ha attraversato alcune tra le aree più suggestive delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Tra queste i Laghi di Revine Lago, dove sono state registrate le piante acquatiche; una cantina di Valdobbiadene durante la raccolta e la lavorazione dell’uva; la Via dell’Acqua di Cison di Valmarino, tra piante, fiori, funghi del bosco, corsi d’acqua, il grande faggio e i mulini storici; il Molinetto della Croda di Refrontolo, con il suono delle piante ai piedi della cascata e della lavorazione della farina; la Pieve di San Pietro di Feletto, con le pietre secolari e la vegetazione circostante; Collagù a Farra di Soligo al crepuscolo tra le piante boschive; e il borgo di Rolle con i suoi castagni e alberi da frutto. Tutti questi suoni – registrati con sensibilità scientifica e poetica – saranno rielaborati insieme alla compositrice Teresa Winter e remixati dal musicista Rupert Clervaux in una sinfonia corale multicanale, ispirata al principio del call and response della tradizione corale italiana e alle armonie policorali veneziane di Giovanni Gabrieli.

Un paesaggio che si fa musica

“Antifona 2025” si configura come un viaggio sonoro itinerante, in cui il paesaggio stesso diventa partitura e strumento. Attraverso la trasformazione delle frequenze naturali in suono, l’opera invita a un’esperienza immersiva e collettiva, un nuovo modo di percepire la relazione tra uomo e natura. L’appuntamento del 15 novembre alla Pieve di San Pietro di Feletto rappresenterà il momento culminante della prima edizione di Colline ad Arte, offrendo al pubblico la possibilità di vivere in anteprima l’ascolto dell’opera vincitrice in dialogo con l’ambiente e l’acustica unica della Pieve.

Il Premio “Colline ad Arte”

Il Premio è promosso dall’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, nasce da un’idea di Sabrina Donadel e, per questa prima edizione, è sviluppato e co-curato con Valeria Szabó Facchin. È realizzato in collaborazione e con il contributo della Camera di Commercio di Treviso-Belluno e mira a intrecciare arte contemporanea, paesaggio e sostenibilità, costruendo nel tempo una collezione d’arte diffusa nei luoghi iconici del territorio.

L’artista

Shezad Dawood è un artista multidisciplinare britannico la cui pratica intreccia narrazioni, simbolismo e realtà alternative in opere che spaziano tra pittura, tessuti, scultura, cinema e media digitali. Il suo approccio, definito world-building, esplora futuri speculativi attraverso esperienze immersive e collaborazioni con comunità, scienziati e musicisti. Ha esposto in istituzioni come il MOCA di Toronto, il Rubin Museum of Art, il Kunstverein München, il Pioneer Works di Brooklyn, la Tate Britain e il Guggenheim Museum, partecipando a rassegne internazionali quali la Biennale di Venezia, la Biennale di Gwangju, Desert X AlUla e Manifesta.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Simone Masetto)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata

Related Posts