In 800 ai funerali di Kevin Bonaldo. La fidanzata: “Sei stato un moroso, un amico e un fratello”

Una folla commossa, quasi ottocento persone, ha riempito oggi pomeriggio la chiesa parrocchiale di Ramon di Loria per l’ultimo saluto a Kevin Bonaldo, il 25enne ciclista della Sc Padovani Polo Cherry Bank scomparso dopo il malore che lo aveva colpito il 21 settembre scorso durante la “Piccola Sanremo” di Sovizzo, nel Vicentino.

Un mese di speranza, di coraggio e di attesa trascorso tra la vita e la morte, poi, venerdì scorso, la notizia che nessuno avrebbe voluto sentire: Kevin non ce l’ha fatta. Da allora, il dolore ha attraversato il mondo del ciclismo e l’intera comunità di Loria, che oggi si è stretta attorno ai genitori Roberto e Cinzia, ai fratelli Simone e Antonio e alla fidanzata Alice, con la quale Kevin condivideva un legame profondo da sette anni.

Sulla bara, i simboli della sua vita: il casco con il numero 136, la bicicletta che tanto amava e la maglia della sua squadra. Gli amici, i compagni di squadra, i dirigenti e tanti giovani corridori lo hanno accompagnato in silenzio, con lo sguardo basso e gli occhi lucidi, in un addio che ha unito sport e affetto.

A spezzare il silenzio, la voce di Alice, che ha letto una lunga e struggente lettera indirizzata al suo Kevin “Sette anni a tuo fianco, un moroso, un amico e un fratello: sei stato tutto e mai qualcosa di scontato. Ti sei spento lentamente, regalandoci un mese con te, dove ora capisco che eri tu a dare forza a noi. Hai lasciato una cicatrice che riempirò dei tuoi colori.”

Durante l’omelia, don Andrea, il parroco di Ramon, ha invitato i presenti a guardare oltre la tragedia, ricordando il valore del cammino vissuto: “Non conta la meta ma il percorso. Anche la conclusione più dolorosa non cancella l’inizio più bello.”

(Autore: Simone Masetto)
(Foto: Sc Padovani Polo Cherry Bank )
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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