Il Duomo di Treviso era gremito ben più dei posti a disposizione questa mattina per l’ultimo saluto a Nicola Tognana, storico imprenditore trevigiano scomparso all’età di 73 anni. Una folla composta, silenziosa, profondamente partecipe: in prima fila la moglie Maria Paola, i figli Filippo, Mattia e Gaia. Accanto a loro le massime autorità locali – il sindaco di Treviso Mario Conte, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, il presidente della Camera di Commercio Treviso-Belluno | Dolomiti Mario Pozza e la presidente di Confindustria Veneto Est Paola Carron – oltre a numerosi imprenditori come Remo Mosole e Mario Moretti Polegato.


Molti anche i dipendenti della Tognana che hanno voluto rendere omaggio al loro storico presidente, segno di un legame umano che ha sempre superato il perimetro aziendale. Una di loro, a nome di tutti i dipendenti, ha letto un ricordo dell’imprenditore: “La sua capacitare di navigare in mari diversi reggendo sempre e solidamente il timone ci ha dato la possibilità di lavorare in maniera serena. Lei era una persona che guardava sempre avanti, sempre pronta al cambiamento”.
Durante l’omelia, don Mario Salviato, che ha celebrato il funerale assieme a don Gianni e don Silvano, ha voluto ricordare l’eredità umana e professionale di Tognana, sottolineando come il suo passaggio abbia lasciato una traccia profonda nel tessuto sociale ed economico del territorio: “Nicola ha lasciato un segno – ha affermato – anzitutto nella sua famiglia, alla quale deve molto dei traguardi che ha raggiunto come uomo e come imprenditore. Ma ha lasciato un segno anche in tante persone con le quali ha condiviso il lavoro, l’amicizia, il desiderio di costruire qualcosa di buono per gli altri”.
Il ricordo si è soffermato a lungo sulla sua capacità di dialogo e sulla sua visione di comunità: “È sempre stato un uomo capace di umanità, di collaborazione, di ascolto. Un uomo da associazione, non da solitudine – , ha aggiunto il sacerdote -. Ha cercato sempre di lavorare per il bene degli altri, esponendosi anche in prima persona quando era necessario”.


Un passaggio toccante è stato dedicato al rapporto tra Tognana e la città: “È stato un segno anche per Treviso, una città che Nicola ha amato da imprenditore e da cittadino, cercando di agire sempre per il suo bene e il suo sviluppo”.
Il parroco ha poi ricordato l’ultimo tratto di vita dell’imprenditore, segnato dalla malattia ma affrontato – ha detto – con la stessa dignità che aveva contraddistinto tutta la sua storia: “Ha dovuto affrontare una pagina imprevista, quella della malattia, ma l’ha vissuta con forza, con lucidità e con la sua famiglia sempre accanto”.
La celebrazione si è conclusa con un lungo, commosso applauso. Un gesto spontaneo, sincero, che ha unito autorità, imprenditori, lavoratori e semplici cittadini nel saluto a una figura che ha rappresentato una parte importante della storia economica e sociale della Marca.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto: Simone Masetto)
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