Sono stati eseguiti diversi controlli su tutto il territorio provinciale da parte dei Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Treviso, con la collaborazione dell’Arma Territoriale, volti a verificare la regolare occupazione dei lavoratori e il rispetto della normativa, in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
L’attività ispettiva ha riguardato principalmente i settori dell’edilizia e degli esercizi pubblici, interessando diverse aziende individuate anche a seguito di attività info-operativa svolta in sinergia con le Stazioni dei Carabinieri dell’Arma Territoriale.
Nel corso degli accertamenti ispettivi, sono stati individuati 3 lavoratori impiegati “in nero” e sospese complessivamente 5 aziende.
Nello specifico, durante un controllo effettuato in un cantiere edile, situato nel Comune di Istrana, è stata sospesa l’attività di un’azienda che stava impiegando i propri dipendenti in lavorazioni sopra un tetto, senza aver utilizzato gli idonei dispositivi di sicurezza per eliminare il pericolo di caduta verso il vuoto.
Analogo provvedimento è stato emesso nei confronti di altre due aziende che stavano operando nei territori comunali di Tarzo e Casale sul Sile, dove gli operai stavano effettuando delle lavorazioni in quota, utilizzando un ponteggio inidoneo.
In un altro cantiere, situato sempre nel Comune di Casale sul Sile, durante i controlli è stato identificato un lavoratore extracomunitario impiegato senza essere stato preventivamente assunto e, quindi, senza alcuna garanzia assicurativa.
Analogamente altri 2 lavoratori “in nero”, sempre di origini extracomunitarie, sono stati individuati in un cantiere edile di Riese Pio X, mentre erano impiegati in lavorazioni di posa cappotto. In entrambe le circostanze è stato emesso un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, per l’impiego di lavoratori in nero.
I molteplici controlli, effettuati anche nei Comuni di Zero Branco, Vittorio Veneto, Paese e Ormelle, volti al rispetto della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, hanno permesso di riscontrare la presenza di numerose violazioni e di individuare complessivamente 13 aziende inadempienti.
Tra le varie sanzioni contestate, anche l’omessa formazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, figura chiave per la sicurezza sui luoghi di lavoro, l’omessa sorveglianza sanitaria nei confronti dei lavoratori e la mancata formazione degli stessi.
Nel complesso i controlli effettuati hanno permesso di riscontrare numerose violazioni, a seguito alle quali sono state date sanzioni per 150 mila euro.
(Autore: redazione Qdpnews.it)
(Foto: Carabinieri di Treviso)
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