Serie C, la festa è dolomitica. Al Treviso restano rimpianti e playoff

Il verdetto è arrivato: la Dolomiti Bellunesi è ufficialmente in Serie C. Grazie al successo per 3-1 sul Brian Lignano, i ragazzi di Nicola Zanini coronano una stagione straordinaria e centrano la prima, storica promozione tra i professionisti. A farne le spese è il Treviso, fermato sul 2-2 dall’Este al Tenni, in un pomeriggio che ha lasciato l’amaro in bocca a oltre duemila tifosi biancocelesti.

Dolomiti, una favola vera

Quello dei dolomitici è un traguardo che sembra uscito da un romanzo sportivo. Nata appena tre anni fa dalla fusione di Belluno, Union Feltre e San Giorgio Sedico, la SSD Dolomiti Bellunesi si era posta come obiettivo quello di unificare il calcio della provincia. Oggi può dire di avercela fatta. Dopo un secondo posto lo scorso anno, la squadra ha costruito la propria promozione mattone dopo mattone, con una rosa ben bilanciata tra giovani di talento e veterani di spessore.

Tra i protagonisti assoluti, Giacomo Marangon e Cherif Diallo, autori insieme di 24 dei 58 gol stagionali. Ma un ruolo chiave lo ha avuto anche Thomas Cossalter, classe 2003, feltrino e capitano per destino: ha raccolto la fascia dopo l’infortunio di Pablo Perez, diventando il simbolo di una squadra che ha saputo reggere la pressione e restare in vetta fino alla fine.

Treviso, sogno svanito e sguardo ai playoff

Dall’altra parte, c’è un Treviso che mastica amaro. La promozione diretta sembrava alla portata, ma i punti persi tra gennaio e febbraio hanno permesso il sorpasso della Dolomiti, mai più ripresa. Al Tenni, in un clima da grandi occasioni con 2.242 spettatori e la Curva Sud che non ha mai smesso di cantare più per i colori sociali che per la scialba prestazione dei biancocelesti.

Aliu aveva illuso tutti con il gol del vantaggio su corner, il quindicesimo in stagione, ma l’Este ha reagito colpo su colpo. Rosso ha pareggiato i conti, poi Menato ha ribaltato il risultato su rigore. Solo nel finale, con rigore conquistato da Beltrame, Valenti ha fissato il punteggio sul 2-2. L’ultimo sussulto è stato proprio del numero 21, che al 90’ ha colpito la traversa, sfiorando un epilogo diverso.

Grande sconforto all’uscita delle squadre dal campo, che ha visto una Curva Sud interrompere per la prima volta i cori al fine di sottolineare la delusione sia per ciò che si è visto in campo, sia per la sensazione diffusa di aver gettato alle ortiche una promozione alla portata. 

Ora i playoff. E un ripescaggio difficile

Il secondo posto obbliga ora il Treviso a passare dal percorso più tortuoso. Domenica prossima, ancora al Tenni, i biancocelesti ospiteranno il Mestre nel primo turno dei playoff. Ma anche in caso di successo, il ripescaggio in Serie C appare complicato: la media punti di 1,95 è inferiore rispetto a quelle di altre seconde classificate (Nova Verta, Ravenna, Nocerina e Reggina).

Eppure, i playoff sono anche una questione di orgoglio. La voglia di dimostrare di valere il salto di categoria, per ciò che Treviso ha rappresentato nel calcio italiano deve essere ancora viva, anche se il treno diretto è già partito. Destinazione Feltre.

Il calcio bellunese sogna in grande

Mentre a Treviso si leccano le ferite, in provincia di Belluno si brinda. La promozione in Serie C non è un mero traguardo sportivo, rappresenta un’importante conquista per l’intera comunità. La Dolomiti Bellunesi si è affermata con un progetto serio, investimenti mirati e con la capacità di coinvolgere tutta la provincia in un sogno ambizioso. Ora comincia una nuova sfida: quella del professionismo. Con lo stesso spirito che ha permesso loro di arrivare fin qui, i dolomitici sono pronti a viverla con umiltà ma senza timore.

(Autore: Francesco Bruni)
(Foto e video: Francesco Bruni)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata

Total
0
Shares
Related Posts