Sono tantissime le segnalazioni dello spettacolare fenomeno che ieri, giovedì 10 ottobre, ha illuminato il cielo con splendenti colori rossi.
Tutto merito di una tempesta solare ha colpito il nostro pianeta.
Dopo l’ultimo episodio di rilievo, segnalato lo scorso maggio, lo spettacolare fenomeno tipico del Nord Europa è tornato ad interessare l’Italia, con i primi avvistamenti nella serata di ieri da diverse parti della Provincia di Treviso e Belluno.


Sono stati immortalati i cieli colorati da Cison di Valmarino, al Cansiglio fino ad Altivole.


L’aurora boreale si forma grazie all’interazione tra il campo magnetico terrestre e il vento solare.


Quando quest’ultimo è intenso, ossia in fase di forte attività solare, possiede un’elevata densità di particelle cariche che vengono veicolate all’interno del campo magnetico terrestre, emettendo onde elettromagnetiche anche nel campo del visibile da cui le aurore.


Solitamente, a causa della geometria del campo magnetico terrestre, si ha maggiore concentrazione di queste particelle nelle cosiddette fasce di Van Allen, a latitudini settentrionali. È dunque raro osservare le aurore al di sotto del 50-simo parallelo, ancor di più del 45esimo.


Il fenomeno è legato al momento di massima attività della nostra stella, il sole, accompagnata da forti tempeste magnetiche. Quella in corso è forte, di grado G4 scatenata da un’espulsione coronale di massa (MCE) collegata ad un brillamento fotosferico rilevato martedì scorso.
Ieri dunque la Terra ha ricevuto il “vento solare” che di solito nei paesi del Nord accende il cielo con masse verdi sull’orizzonte in movimento (aurore polari) e che, incontrando il campo magnetico terrestre innesca disturbi alle telecomunicazioni su sistemi Gps e alle reti elettriche.
(Autore: Luca Collatuzzo)
(Foto: per gentile concessione dei lettori di Qdpnews.it e Juri Bez)
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