Nella giornata di ieri, venerdì, nell’ambito degli ordinari servizi di prevenzione e controllo del territorio, la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino italiano classe ‘88, con precedenti per reati contro la persona, responsabile della violazione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese, padre e figlio rispettivamente di 74 e 38 anni, vittime dei reati di minacce e stalking ad opera del trentasettenne.
I fatti risalgono alla tarda mattinata, quando la Sala Operativa della Questura ha registrato l’ingresso del trentasettenne, a cui è applicato il braccialetto elettronico, all’interno della zona di tutela delle vittime, inviando celermente una Volante sul posto.
Giunti presso il luogo segnalato dal dispositivo elettronico, gli operatori della Polizia di Stato hanno arrestato l’uomo, che poco prima si era recato sul luogo di lavoro delle vittime, un’attività commerciale poco distante, insultandole in modo veemente.
Il trentasettenne, peraltro, si era reso protagonista di un episodio analogo lo scorso mercoledì, quando si era recato nello stesso locale insultando due dipendenti. In quella occasione era stato rintracciato dalle Volanti qualche minuto dopo i fatti ed indagato in stato di libertà per la violazione del divieto di avvicinamento.
Dopo essersi accertati dell’incolumità fisica delle persone offese, gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato l’uomo in flagranza di reato per la violazione del divieto di avvicinamento alle persone offese, arresto poi convalidato nella mattina odierna dall’Autorità Giudiziaria, che ha anche disposto l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria a carico del trentasettenne.
(Autore: Redazione Qdpnews.it)
(Foto: Questura di Treviso)
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