Il Festival dell’Innovazione Scolastica “suona la quinta”: tre giorni, 500 partecipanti e 80 esperienze da tutta Italia

Con un’intensa tre giorni di incontri, testimonianze e dibattiti si è chiusa a Villa dei Cedri la quinta edizione del Festival dell’Innovazione Scolastica, che ha riunito 500 partecipanti tra docenti, dirigenti e ospiti provenienti da tutta Italia, dalla Val d’Aosta alla Sicilia, e persino una scuola internazionale dalla Finlandia che coinvolge diecimila studenti.

Tema portante di quest’anno è stato “Promuovere e valutare le non cognitive skills”, con oltre 220 candidature pervenute da scuole di ogni ordine e grado e 80 esperienze di innovazione didattica selezionate e presentate nei vari spazi del Festival.

La prima giornata si è aperta con il seminario inaugurale “Le NCS: un ponte tra istruzione ed educazione”, che ha visto la presenza di studiosi, rappresentanti delle istituzioni e del mondo della scuola. Nelle giornate successive, le scuole hanno raccontato i propri percorsi innovativi in sessioni parallele, trasformando Villa dei Cedri in un laboratorio diffuso di creatività educativa.

Momento particolarmente significativo è stata la consegna del Premio “Bollicine della Scuola 2025” a Franco Vaccari, fondatore di Rondine Cittadella della Pace, che nel suo intervento ha ribadito l’importanza di una scuola fondata sulle relazioni e sulla centralità della persona.

Un contributo prezioso all’organizzazione è arrivato da una quindicina di insegnanti e 80 studenti della Scuola di ristorazione Dieffe di Valdobbiadene, che hanno gestito accoglienza e ristorazione, offrendo anche i prodotti delle scuole partecipanti. E, per restare nella “contabilità” del Festival, quaranta cantine hanno generosamente offerto oltre 500 bottiglie di Prosecco, simbolo di un territorio che si conferma ospitale e generoso.

“Uno dei grandi risultati del Festival – ha dichiarato Alberto Raffaelli, presidente dell’Associazione Festival dell’Innovazione Scolastica – è stata la costituzione del Network delle scuole per l’innovazione. Perché la vera magia del Festival, che si è rinnovata anche quest’anno, è proprio questa: non essere solo un approfondimento tematico, ma uno scambio di esperienze, un networking tra dirigenti e insegnanti, la creazione di un vissuto condiviso da cui possono nascere sono conseguenze positive per la scuola italiana”.

Lo sguardo ora si sposta al futuro: il tema della VI edizione, in programma dal 4 al 6 settembre 2026, sarà “Intelligenza, intelligenze”, con un approfondimento sul significato e sull’uso dell’intelligenza artificiale a scuola.

A sintetizzare la manifestazione, le parole di Franco Vaccari: “L’educare alle relazioni è una scommessa sulla persona, sulla persona integrale, perché proprio la persona e le sue relazioni possono farci ascoltare cose che sembravano impossibili. Per noi, che siamo un po’ figli di don Milani, la scuola, alla fine, è un insegnante, degli alunni, una lavagna e un gesso. Certo, ci vuole anche tutto il resto. Ma se si perde questo nucleo vivo, si rischia di inseguire moduli che sostituiscono le relazioni. Noi invece crediamo che la scuola debba nascere dalle relazioni. Perché educare è, innanzitutto, un bellissimo mistero“.

Il progetto della “Don Milani” di Giavera del Montello

Tra le settantadue scuole selezionate c’era anche la “don Milani” di Giavera del Montello, presente per la quarta volta con il progetto “Dal silenzio alla parola – un viaggio tra emozioni e comunicazione efficace”. L’iniziativa punta a rafforzare le soft skills attraverso lo sviluppo delle capacità comunicative, scritte e orali, dando valore al lavoro di gruppo come motore di crescita condivisa.

Il progetto è stato sviluppato grazie alla collaborazione con Fondazione Cortina, Regione Veneto, FISI Veneto e al sostegno di Gruppo Beyfin Spa e CORTINABANCA, che hanno contribuito alla pubblicazione del libro “Corty e i giochi sulla neve” da cui ha preso il via una parte delle attività.

L’iniziativa si inserisce all’interno del Progetto Scuole, iniziativa promossa da Fondazione Cortina in stretta sinergia con la Regione Veneto e con la collaborazione di Assi Onlus e FISI Veneto con lo scopo di avvicinare i più giovani allo sport, ai suoi valori e alla cultura della montagna, rafforzando il legame con il territorio in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026. Il progetto è anche parte integrante dell’Education Programme Gen26 di Milano Cortina 2026, che accompagna le giovani generazioni nel percorso verso i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026.

Solo nell’anno scolastico 2024/25, le attività del Progetto Scuole di Fondazione Cortina hanno coinvolto oltre 2.300 studenti del Veneto, mentre 3.000 ragazzi hanno potuto partecipare dal vivo a competizioni internazionali di grande rilievo, come la Coppa del Mondo di sci alpino femminile e i Campionati Mondiali Juniores di curling, test event ufficiali in vista di Milano Cortina 2026.

Con questa nuova partecipazione alla manifestazione valdobbiadenese, la scuola “don Milani” conferma la propria attitudine a promuovere un’istruzione capace di coniugare saperi, competenze relazionali, crescita personale e amore per il territorio.

Il commento del sindaco Maccari

“La partecipazione della scuola ‘don Milani’ al Festival dell’Innovazione Scolastica non è soltanto un riconoscimento di valore per l’istituto, ma un traguardo che appartiene a tutta la comunità di Giavera del Montello. In un momento in cui la scuola italiana è chiamata a ripensarsi, il progetto presentato testimonia come l’apprendimento possa diventare un percorso di crescita integrale, capace di unire competenze disciplinari e competenze relazionali.

In particolare, mi preme sottolineare due aspetti che ritengo fondamentali. Da un lato, il lavoro di squadra: i ragazzi imparano che i risultati migliori nascono dalla collaborazione, dal confronto e dalla capacità di mettere insieme le energie e i talenti di ciascuno. Questo è un insegnamento prezioso che li accompagnerà per tutta la vita. Dall’altro, l’importanza di inserire sempre più attività laboratoriali all’interno della didattica ministeriale: il laboratorio è il luogo in cui la teoria si traduce in esperienza, dove l’apprendimento diventa concreto, partecipato e stimolante.

Come Amministrazione siamo convinti che questi siano gli strumenti giusti per costruire la scuola del futuro. Per questo intendiamo rafforzare la collaborazione con la Direzione Didattica, con l’obiettivo di dare un indirizzo chiaro e innovativo alla scuola secondaria di Giavera, orientato verso le tematiche tecnologiche e ambientali. È una sfida che guarda lontano: offrire ai nostri studenti la possibilità di crescere con competenze moderne, sostenibili e in linea con le trasformazioni che la società e il mondo del lavoro ci chiedono.

La ‘don Milani’ dimostra ancora una volta che innovare non significa soltanto introdurre nuove metodologie, ma soprattutto coltivare nei ragazzi la capacità di pensare in modo critico, creativo e collaborativo, radicandoli al contempo nei valori della comunità e del territorio in cui vivono”.

(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Festival dell’Innovazione Scolastica)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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