“L’Istituto Cerletti è da sempre punto di riferimento per la formazione enologica. E ora si prepara a un futuro incentrato sulla ricerca. Per questo abbiamo deciso di dedicare il nostro tradizionale convegno tecnico alla Scuola enologica più antica d’Italia che si appresta a celebrare il traguardo dei 150 anni di vita”. Così Floriano Curto, presidente della Fondazione Valdobbiadene Spumante presentando il tema del convegno, organizzato con Università di Padova e CIRVE, che si terrà giovedì 4 dicembre a partire dalle ore 18 nell’Auditorium di Villa dei Cedri a Valdobbiadene.
Una serata importante per il tema trattato, “La formazione e la ricerca per il territorio: il Campus Viticolo ed Enologico di Conegliano e le prospettive per il prossimo futuro”, e per l’autorevolezza dei suoi relatori: Ivo Nardi, presidente della Fondazione ITS Academy Agroalimentare Veneto; Simone Vincenzi, professore associato in Scienze e Tecnologie Alimentari presso l’Università di Padova, presidente del Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Viticole ed Enologiche a Conegliano; Riccardo Velasco, per 12 anni direttore del Dipartimento di Genomica e Biologia delle piante presso la Fondazione E Mach di San Michele all’Adige e attualmente direttore del Centro di Ricerca in Viticoltura ed Enologia del Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria.
Sarà l’occasione per fare il punto su un progetto avanguardistico per il comparto agricolo e per il settore vitivinicolo nello specifico. Il “Cerletti” è stato l’unico Istituto veneto a ricevere i finanziamenti erogati dal Ministero dell’Istruzione e finalizzati ai lavori di ampliamento del Campus. Un luogo dove convivono vari livelli di formazione e dove, procedendo alla riqualificazione dello stabile dell’ex Ipc di via Zamboni, sarà creato uno studentato, potenziate le strutture laboratoriali e rinnovata la cantina.
Il convegno tecnico, che di fatto chiude le attività annuali della Confraternita di Valdobbiadene, sarà preceduto dalla cerimonia di consegna del “Premio di Studio 2025”, a cura della Fondazione Valdobbiadene Spumante e rivolto da nove anni a un neo laureato in Scienze e Tecnologie Viticole ed Enologiche all’Università degli Studi di Padova: “Per noi è un momento importante – spiega Floriano Curto – perché ogni anno premiamo uno studente che si è particolarmente distinto e che rappresenta, per il territorio e per il settore, un’eccellenza. È un modo concreto per sostenere la formazione e per riconoscere l’impegno dei nostri giovani”.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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