Passando in auto lungo la via principale di San Vito di Valdobbiadene, giunti a una strettoia, balza all’occhio un elemento nuovo: l’insegna del barbiere: il classico palo rotante con strisce elicoidali rosse, bianche e blu non è solo un segnale di presenza, ma un richiamo a una tradizione antica.

Sin dal Medioevo, infatti, questo simbolo indicava i luoghi in cui, oltre al taglio di capelli e barba, si praticavano anche piccoli interventi medici come salassi e bendaggi. Oggi, a San Vito, quel palo segna l’inizio di una nuova storia: quella di Marco e della sua barberia Kokoro.
In un’epoca in cui i giovani sembrano fuggire dai piccoli paesi e le botteghe tradizionali chiudono, c’è chi sceglie di restare. E non solo: sceglie di investire nella propria passione, donando nuova linfa al territorio. Marco Selvestrel, classe 2000, è uno di questi coraggiosi. A soli 24 anni ha deciso di aprire la sua barberia a San Vito, frazione di Valdobbiadene, dimostrando che impegno e determinazione possono trasformare un sogno in realtà, anche in un piccolo borgo.
La strada per arrivare a questo traguardo non è stata frutto del caso. Fin da piccolo, Marco ha avuto una naturale inclinazione per l’arte del taglio e della modellazione del capello. Un talento che ha coltivato con dedizione, studiando un anno a Treviso, due anni a Lancenigo e completando il suo percorso con una specializzazione a Feltre. A 14 anni ha iniziato a dilettarsi con i primi tagli e a 16 ha trovato la sua vera vocazione: il taglio maschile.

«Aprire un’attività in paese è una sfida, ma per me è stata innanzitutto una scelta di identità», racconta Marco. «Sebbene una delle mie principali passioni siano i viaggi, sono profondamente legato al mio territorio e alla sua gente. Ho voluto far combaciare la mia passione con il luogo in cui sono nato e cresciuto, dove vivono gli amici di sempre».
Dopo anni di gavetta ed esperienza, il momento giusto è arrivato. Il 22 marzo, con una grande inaugurazione, Marco ha aperto ufficialmente Kokoro, accogliendo i primi clienti a partire dal 25 marzo. Un passo importante, carico di responsabilità, che ha affrontato con consapevolezza.
In un periodo in cui le attività di paese faticano a sopravvivere, Marco dimostra che con passione, impegno e un pizzico di coraggio si possono scrivere storie di successo. Quella della sua barberia è un esempio di radicamento e fiducia nel proprio talento e nel valore della comunità. L’auspicio è che possa essere d’ispirazione per tutti i giovani con l’ambizione di costruirsi un futuro senza dover abbandonare le proprie radici.
(Autore: Dplay)
(Foto: Qdpnews.it)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata