Si consolida la mission di Maeg Costruzioni SpA, player internazionale nella progettazione, costruzione e montaggio di speciali opere in acciaio. Già protagonista nella costruzione di stadi di calcio, di torri come Unipol di Milano e Kula di Belgrado, il maggior numero di cantieri oggi è all’insegna della mission dell’azienda: costruire ponti e facilitare gli incontri di persone e cose nello scacchiere europeo.
Nel corso del 2025, cantieri sono stati infatti aperti in Italia nella costruzione di ponti stradali ed autostradali, dal Veneto alle Marche alla Campania. “E’ stato un anno generoso – commenta Alfeo Ortolan, fondatore di Maeg SpA – sia per la quota del 60% di fatturato realizzata in Italia, sia per il volume complessivo del fatturato che tocca i 120 milioni di euro, il nostro record storico. I conti d’esercizio non sono ancora formalmente chiusi, ma si prospetta una marginalità tra il 9 e il 10%. Il portafoglio ordini è intorno ai 400 milioni di euro. In lieve crescita il numero dei collaboratori: ora gli addetti diretti sono 235 in Italia e 130 quelli delle nostre società in Francia, Croazia, Slovenia e Romania. In questi mesi siamo stati ancora particolarmente attivi nelle infrastrutture stradali e autostradali in Croazia e in Sicilia per una valore complessivo di 49 milioni di euro”.
E’ al 75% dell’opera, infatti, il viadotto Mirna in Croazia, una commessa da 15,2 milioni di euro per 3.500 tonnellate di acciaio e 1.342 metri di lunghezza. Si tratta di 22 campate che attraversano il fiume Quieto e la sua ampia valle, collocate tra gli svincoli di Nova Vas e Visignano dell’autostrada A9 in Istria. Il viadotto viene montato partendo da entrambi i lati per terminare con l’ultima saldatura al centro.
Dall’Istria alla Sicilia: qui altri quattro ponti stradali sono in costruzione per un valore di 33,8 milioni di euro. Il ponte sul torrente Agrò, collocato al chilometro 33 della statale Orientale Sicula tra i Comuni di Santa Teresa di Riva e Furci Siculo in provincia di Messina, sostituisce il precedente che è stato demolito. Si tratta di 8 campate per una lunghezza di circa 300 metri.
Poi, il viadotto sul fiume Alfio, al chilometro 157 in direzione Catania sulla A19, in comune di Catenanuova, provincia di Enna, lungo 887 metri su 26 campate: anche in questo caso si tratta della demolizione parziale del precedente manufatto e rientra nel piano di risanamento strutturale della rete viaria siciliana.
Rientra in questo piano anche il terzo, il viadotto Morello in provincia di Enna sempre sulla A19, carreggiata direzione Catania, che ha comportato demolizione e ricostruzione in acciaio e calcestruzzo delle 76 campate: con i suoi 5 chilometri di estensione il viadotto Morello è una delle infrastrutture più lunghe dell’intera autostrada. Infine, il viadotto Mandorlo con l’obiettivo di realizzare sulle strade statali un collegamento rapido e sicuro tra Catania e Ragusa. I lavori sono in corso nei quattro siti e si svolgono anche in orari notturni.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Maeg)
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