Daspo per tre tifosi trevigiani dopo il derby: tutti “recidivi”, due sono over 55

Il Questore di Treviso Alessandra Simone ha emesso nelle scorse ore i primi provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive a seguito dei gravi episodi avvenuti al termine dell’incontro di calcio tra Treviso FBC 1993 e A.C. Mestre.

I Daspo, della durata di dieci anni, sono stati notificati a tre tifosi trevigiani arrestati dalla Polizia di Stato e accusati, a vario titolo, di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive e danneggiamento. Si tratta di un uomo di 56 anni, già colpito da analogo provvedimento nel 2022, di un ultras di 25 anni già destinatario di un Daspo emesso nel 2023 e di un tifoso di 60 anni, anch’egli già “daspato” nel 2022.

Quest’ultimo è ritenuto il presunto responsabile del lancio della bottiglia di vetro che ha infranto il finestrino del pullman su cui viaggiavano i tifosi mestrini. Oltre al divieto di accesso agli stadi, i provvedimenti prevedono anche l’obbligo di presentazione negli uffici di polizia nelle giornate di gara: per cinque anni nel caso dei tifosi di 56 e 60 anni e per dieci anni per il 25enne.

Secondo quanto riferito dalla Questura di Treviso, l’intervento tempestivo del dispositivo di sicurezza ha evitato conseguenze più gravi. Decisivo il posizionamento del convoglio del Reparto Mobile al centro della carreggiata per impedire il contatto tra le tifoserie, così come il comportamento dell’autista della MOM che, nonostante l’aggressione subita, ha continuato la corsa mettendo in sicurezza i passeggeri.

(Autore: Simone Masetto)
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