Venezia consolida il suo status di eccellenza del patrimonio librario globale inaugurando di fatto la più grande rete bibliotecaria di Architettura e Arte del mondo.
Con la firma del protocollo di intesa tra enti e istituzioni cittadine per la cooperazione in materia di biblioteche e sviluppo culturale, nell’ambito del progetto “Venezia Città Campus”, è nata ufficialmente la “Biblioteca delle Biblioteche”. L’atto è stato siglato confermando l’impegno della città nel valorizzare e rendere visibile l’intero e ricchissimo sistema bibliotecario.
Alla presenza del sindaco Luigi Brugnaro, l’accordo è stato siglato dai rappresentanti di oltre 18 realtà fondamentali per il tessuto culturale veneziano, tra cui l’Accademia di Belle Arti, l’Ateneo Veneto, la Biblioteca Nazionale Marciana, La Biennale di Venezia, il Conservatorio Benedetto Marcello, la Fondazione Musei Civici, l’Università Cà Foscari e l’Università IUAV.
I numeri di un primato
L’obiettivo del protocollo è valorizzare e rendere visibile l’intero e ricchissimo sistema bibliotecario cittadino attraverso una rete cooperativa. I dati emersi confermano l’eccezionalità del patrimonio librario lagunare:
· Nel solo Comune di Venezia si contano 128 biblioteche, che coinvolgono 125 istituzioni, per un patrimonio complessivo di 6.860.000 volumi.
· Nella sola città d’acqua, il rapporto tra residenti e libri è impressionante: 125,4 volumi per abitante.
Questo vastissimo patrimonio culmina nell’eccellenza per l’architettura e le arti. Con una rete di sette biblioteche dedicate e un totale di 890.000 volumi, Venezia si posiziona ufficialmente come la più grande biblioteca di Architettura e Arte del mondo.
Dalla biennale alla cooperazione permanente
Il lavoro dei partner firmatari ha trovato una prima, tangibile espressione nel Padiglione di Venezia della Biennale Architettura 2025, intitolato “Biblioteche. Costruire l’intelligenza veneziana – Libraries. Bildung Venice Intelligence”. Il progetto si è presentato come una grande biblioteca immersiva di lettura e visione, celebrazione del patrimonio che ora viene messo in rete in modo strutturale.
La firma odierna non è che il primo passo di una visione a lungo termine: il protocollo prevede infatti una rete di cooperazione permanente nei prossimi cinque anni per favorire la convergenza di risorse finanziarie (pubbliche e private, locali, nazionali ed europee).
Sviluppo culturale e prospettive future
Lo scopo comune è rafforzare il ruolo delle biblioteche veneziane quale punto di riferimento nel panorama nazionale e internazionale, promuovendo l’innovazione e lo sviluppo di servizi comuni di qualità.
Le attività della rete cooperativa si concentreranno su tre ambiti principali. Innanzitutto, si mira al supporto comunitario, attraverso lo sviluppo di servizi innovativi e di qualità diretti alla comunità studentesca, accademica e alla cittadinanza tutta. Parallelamente, sarà promossa una coerente immagine coordinata delle biblioteche veneziane con una prospettiva metropolitana, unificando la rappresentazione di questa straordinaria risorsa e valorizzando al contempo le specifiche e ricche collezioni di ciascun ente partecipante. Infine, la rete si dedicherà alla ricerca e formazione, prevedendo la realizzazione di studi, indagini e sondaggi approfonditi sul sistema bibliotecario, oltre all’organizzazione di corsi di studio, convegni, seminari e festival culturali, con attività mirate a coinvolgere tutti i cittadini.
Venezia si emancipa così dall’immagine di immobile scrigno di conoscenza e si afferma quale laboratorio attivo e organizzato per la sua costruzione e diffusione: un modello di intelligenza collettiva in un contesto unico al mondo. Questa iniziativa sembra quasi voler rievocare il ruolo storico della Serenissima, che, già nel Rinascimento, si distinse come capitale mondiale dell’editoria. Mettendo in rete i suoi 6,8 milioni di volumi, la città rende possibile una connessione ideale tra l’eredità della stampa antica e l’innovazione, proiettando nel futuro un peso librario e culturale già inciso nella storia.
(Autore: Francesco Bruni)
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