Ha raggiunto ieri, domenica 7 dicembre, ben 104 anni di età Olga Piazza di Vidor.
Classe 1921, prima di 10 figli, essendo la più grande fin da bambina Olga si è dovuta occupare dei fratelli più piccoli; erano anni duri e all’epoca bisognava fare sacrifici, perciò per guadagnarsi da vivere ha iniziato a lavorare molto presto, prima in filanda a Vidor e a Bigolino, e in seguito come cameriera e barista a Contea.
Sposatasi nel 1944 con Albino Tognon, con il quale ha realizzato una nuova casa in cima alla collina di Colbertaldo, una delle prime costruzioni della frazione dopo la seconda Guerra mondiale, ha tre figli nati tra il 1945 ed il 1949, sette nipoti nati tra 1969 ed il 1986 ed otto pronipoti nati tra il 1997 ed il 2015.
Rimasta vedova nel 1990, ad oggi è discretamente indipendente, almeno per ciò che riguarda le cose basilari, come spostarsi in casa con l’ausilio di un apposito bastone, uscire appena fuori dalla porta, vestirsi da sola e altro. I figli le preparano ogni giorno da mangiare, cercano di fare in modo che ci sia quasi sempre qualcuno con lei, ma se la cava ancora abbastanza bene ed il suo segreto della longevità è: “Mangiare poco, bere poco, pregare tanto, lavorare tanto e non arrabbiarsi mai”.
Lei ha vissuto in prima persona tutti i cambiamenti di questo secolo dalla Guerra al disastro del Vajont al terremoto in Friuli, e all’età di 99 anni ha superato il Covid. Essendo nata quando ancora non c’erano tutte le comodità e la tecnologia della vita moderna, vedendo al giorno d’oggi i nipoti con i cellulari non riesce a capacitarsi di come sia possibile trovare risposte e informazioni tramite uno smartphone e incredula afferma: “I è miracoli sti arte qua”.
Attualmente Olga si conferma la più anziana cittadina di Vidor, e ieri è stata festeggiata da figli, nipoti, pronipoti, parenti vari e amici.
(Autrice: Antonella Callegaro)
(Foto: per gentile concessione di Antonio Tognon)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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