I consigli di lettura della Libreria Lovat

Lo sport come metafora della vita: non è una frase fatta, ma un dato che trova riscontro nella realtà, grazie a diversi esempi concreti e oggettivi. Lo capiamo dal trio di consigli di lettura che la Libreria Lovat di Villorba ha fornito, tramite la voce di Marco De Val, alla testata giornalistica Qdpnews.it.

Tre volumi che narrano storie di competizioni, ma anche di rispetto, tra i due contendenti in campo.

Si parte da “Giù la testa” di Claudio Colombo, sulla storia dei due pugili contrapposti George Foreman e Muhammad Alì, per poi passare a “Senna e Prost” di Umberto Zapelloni, che narra la vicenda dei due
piloti di Formula 1. Per poi approdare a “Duellanti” di Paolo Condò, dove compaiono le due grandi squadre calcistiche del Real Madrid e del Barcellona.

“Quante volte lo sport è stato metafora per la vita vera? Moltissime, innumerevoli, non si possono neanche contare”.

Ecco, sto per proporvi tre libri, dove lo sport proverà a insegnarvi qualcosina sulle sfide che affrontiamo, non solo con gli altri ma, soprattutto, anche con noi stessi.

Cominciamo con ‘Giù la testa’ di Claudio Colombo, per Hoepli: il libro racconta forse del più grande match della storia del pugilato, quello tra George Foreman e Muhammad Alì il 30 ottobre 1974, a Kinshasa in
Zaire, l’attuale Repubblica Democratica del Congo.

La strada che ha portato a quel match, quello che è successo sul ring e quanto è accaduto dopo, sono qualcosa che va oltre la dimensione del pugilato.

Si parla di umanità tra due grandi campioni, che non hanno mai smesso di rispettarsi. Infatti, quando Muhammad Alì, anni dopo, dovrà salire sul palco per ritirare l’Oscar e non sarà in grado, a causa del
Parkinson che ormai da anni lo affliggeva, sarà proprio George Foreman a porgergli il braccio, per aiutarlo in questa sua ultima grande impresa.

Continuiamo con ‘Senna e Prost’ di Umberto Zapelloni. Quando si legge Senna non possiamo esimerci dal farci scendere una lacrimuccia.

La rivalità tra Senna e Prost, vista dagli occhi di un uomo che l’ha vissuta sulle piste e che è andata oltre.

È cominciata in una giornata di pioggia a Montecarlo, nel 1984, per finire tragicamente poche ore prima dell’incidente del tamburello, con quel ‘Alain, mi manchi’, dopo anni e anni di battaglie: un qualcosa che
non può non toccarci il cuore.

E finiamo con ‘Duellanti’ di Paolo Condò. Sì, proprio come il film di Ridley Scott, il libro di Conrad.

Il Real Madrid e il Barcellona, le due più grandi squadre del mondo, con la rivalità più accesa, si devono incontrare quattro volte, nel giro di due settimane: per una giornata della Liga, per la finale della
Coppa del Rey, per l’andata e il ritorno delle semifinali di Champions League.

Beh, non è solo una sfida tra Real Madrid e Barcellona ma, soprattutto, una sfida tra Josè Mourinho, lo “Special One”, e Pep Guardiola, l’allenatore che, all’epoca, aveva appena cominciato a vincere e a riscrivere le pagine del calcio.

Diciamo solo che le parole di Mourinho, in conferenza stampa, sono state tutt’ora nella storia dello sport, ma le prestazioni del Barcellona di Guardiola, di Messi e di Iniesta sono qualcosa che va oltre lo sport del
calcio: parliamo direttamente di storia dell’arte”.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto e video: Qdpnews.it – Libreria Lovat)
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