I consigli di lettura della Libreria Lovat: un “triplete” di biografie

Anche questa settimana Qdpnews.it – Quotidiano del Piave ha chiesto “consigli in materia” alla Libreria Lovat di Villorba, storico punto di riferimento per gli amanti della cultura trevigiani e non solo. Buona… lettura con i consigli (anche in video) di Nicolò Lovat, che presenta tre biografie tutte da scoprire.

“La mia top 3 delle biografie, beh, ovvia. Anzi, no, forse il terzo non so in quanti lo metterebbero a quel livello. Ma perché siamo così affascinati dal racconto delle vite degli altri? Certo, per prenderne un po’ di spunto, per ammirare i nostri idoli, per cercare di capirne qualche segreto, o renderli semplicemente più umani.

Oggi parliamo di biografie e cominciamo dall’alto, quelle dove la penna sublime di un grandissimo scrittore si mescola alle gesta incredibili del personaggio in questione e si fa fatica a capire quale sia il peso della bilancia, al punto che il libro trascende ogni genere e pubblico possibile. Sarò forse scontato, ma si comincia con “Open” di Andre Agassi, o meglio si comincia da quell’ultima pagina nel quale il ghostwriter, all’anagrafe J.R. Moehringer, uno che si è comunque portato a casa un Pulitzer, non ha voluto mettere il proprio nome sulla copertina per quanto il personaggio in questione, icona mondiale dello sport e del lifestyle, ha dato di se stesso nella stesura di questo racconto. Il nome non c’è, ma lo stile si nota eccome!

Continuiamo con quello che non pochi, forse, definiscono il più grande scrittore vivente. Non mi azzarderei ovviamente a superlativi del genere, ma quel che è sicuro è che “Limonov” di Emmanuel Carrère sia un libro unico. L’importanza, il peso della sua narrazione si mescola all’incredibile vita del protagonista, lasciandoci esterrefatti dalla quantità di azioni, di idee, anche contraddittorie, che possono esistere all’interno di un’esistenza umana.

E per finire, stiamo in Italia: quello che ha fatto Tommaso Ebhardt con Sergio Marchionne ha aperto un filone che lo ha portato ad essere a tutti gli effetti uno dei biografi più importanti del panorama editoriale italiano. Si potrebbe quasi definire uno stile “biografia alla Ebhardt”.

Il libro trasuda proprio anni e anni di studio, dedizione e preparazione in quel ruolo che lui stesso definisce “il peggior stalker del manager”, il quale però mescola il suo essere indomito e la sua spigliatezza, che gli ha permesso di essere ovunque e di raccontare da davvero vicino un personaggio certo divisivo, discutibile, ma sicuramente molto ma molto profondo, e forse anche un po’ incompreso.

Questi erano i primi tre. Ne vengono in mente altri? Altrimenti. Continuiamo noi”.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto e video: Qdpnews.it/Lovat)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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