Giubileo, Papa Leone con un milione di giovani a Tor Vergata: “Un mondo di fraternità e pace è possibile”

L’enorme spianata di Tor Vergata a Roma, affollata da un milione di ragazzi di ogni parte del mondo. È l’immagine che resterà impressa nei cuori e nelle menti dei partecipanti del Giubileo dei Giovani 2025, conclusosi oggi, domenica 3 agosto, con la messa di Papa Leone XIV, che sabato aveva presieduto la veglia. 

Alle 7.30 di questa mattina il pontefice ha cominciato il giro in papamobile tra i pellegrini, arrivati da 160 paesi di tutto il mondo, che lo hanno accolto con festa e gioia tra le strade di Tor Vergata, dove 25 anni fa si svolse la Giornata mondiale della gioventù con San Giovanni Paolo II. 

L’incontro alla messa di stamane ha suggellato una settimana indimenticabile di condivisione, fraternità e amicizia tra i gruppi di pellegrini, compresi quelli delle diocesi di Vittorio Veneto e Treviso, scesi a Roma in circa 800 – 400 per diocesi. 

“C’è una domanda importante nel nostro cuore, un bisogno di verità che non possiamo ignorare, che ci porta a chiederci: cos’è veramente la felicità? Qual è il vero gusto della vita? Cosa ci libera dagli stagni del non senso, della noia, della mediocrità? – ha detto Leone nell’omelia – Nei giorni scorsi avete fatto molte belle esperienze. Vi siete incontrati tra coetanei provenienti da varie parti del mondo, appartenenti a diverse culture. Vi siete scambiati conoscenze, avete condiviso aspettative, avete dialogato con la città attraverso l’arte, la musica, l’informatica, lo sport. Al Circo Massimo, poi, accostandovi al Sacramento della Penitenza, avete ricevuto il perdono di Dio”. 

“In tutto questo – ha osservato il Papa – potete cogliere una risposta importante: la pienezza della nostra esistenza non dipende da ciò che accumuliamo né, come abbiamo sentito nel Vangelo, da ciò che possediamo. È legata piuttosto a ciò che con gioia sappiamo accogliere e condividere. Comprare, ammassare, consumare, non basta”. 

“Aspirate a cose grandi, alla santità, ovunque siate. Non accontentatevi di meno”, ha esclamato Leone.

Grande emozione per i giovani del territorio, che hanno gioito molto per questo loro primo incontro con il pontefice – tra pochi giorni saranno tre mesi dalla sua elezione – e con i coetanei da tutto il mondo: “È stata un’esperienza straordinaria – commenta una pellegrina della diocesi vittoriese – anche se in alcuni momenti faticosa fisicamente. Come giovani penso abbiamo capito il senso della speranza, tema di questo giubileo: sono tutti questi ragazzi che costruendo relazioni di amicizia e fraternità, come ha detto il Papa alla veglia, aprono le strade della pace. La sentiamo davvero necessaria oggi”. 

La preghiera per le situazioni di conflitto è stata al centro dell’Angelus pronunciato dal pontefice al termine della messa: “Siamo più vicini che mai ai giovani che soffrono i mali più gravi, causati da altri esseri umani. Siamo con i giovani di Gaza, siamo con i giovani dell’Ucraina, con quelli di ogni terra insanguinata dalla guerra. Miei giovani fratelli e sorelle, voi siete il segno che un mondo diverso è possibile: un mondo di fraternità e amicizia, dove i conflitti non si risolvono con le armi ma con il dialogo“.

Infine, l’invito finale del Papa a testimoniare il senso di ciò che i giovani hanno vissuto: “Portate questa gioia, questo entusiasmo a tutto il mondo. Voi siete sale della terra, luce del mondo: portate questo saluto a tutti i vostri amici, a tutti i giovani che hanno bisogno di un messaggio di speranza”.

(Autrice: Beatrice Zabotti) 
(Foto e video: Qdpnews.it) 
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