“Quanto sta accadendo in questi mesi in Israele, e in particolare nella Striscia di Gaza, interpella profondamente la nostra coscienza di credenti in Cristo. Ci inquieta e ci chiama a una riflessione seria e responsabile” inizia così la nota inviata dalla Pastorale Sociale della Diocesi di Vittorio Veneto.
Di seguito l’appello inviato
Siamo consapevoli della complessità della situazione e delle molteplici responsabilità che, nel corso degli anni, si sono intrecciate fino a generare l’attuale crisi umanitaria. Tuttavia, riconosciamo nell’azione diplomatica e nel ruolo equilibrato delle diverse forze politiche l’unica via credibile per giungere a una soluzione pacifica del conflitto, che garantisca a Israele e alla Palestina la sovranità sui propri territori e la sicurezza nazionale.
Nonostante ciò, sentiamo il dovere di denunciare con forza la drammaticità della situazione a Gaza, una realtà che rappresenta una sconfitta morale collettiva. La sofferenza, la fame, la morte, la disperazione, il pianto dei bambini, la violenza cieca della distruzione, l’impossibilità di far arrivare gli aiuti umanitari: tutto questo costituisce un orrore che esige una chiara condanna. In circostanze tanto disumane, ogni altra considerazione – politica o economica – deve necessariamente passare in secondo piano.
Non possiamo restare spettatori passivi davanti alle immagini trasmesse dai media, rischiando di abituarci a una violenza che non può e non deve essere normalizzata. Di fronte all’idolo del potere che opprime i più poveri e a una logica di profitto ad ogni costo, sentiamo urgente il passaggio da una “cultura dello scarto” a una cultura della “cura integrale”. È per questo che facciamo nostra, con profonda convinzione, l’invocazione di papa Francesco – e di papa Leone XIV dopo di lui – per una pace “disarmata e disarmante.
Come ha ricordato il Santo Padre: “Dalla Striscia di Gaza si leva sempre più intenso al Cielo il pianto delle mamme e dei papà, che stringono a sé i corpi senza vita dei bambini, e che sono continuamente costretti a spostarsi alla ricerca di un po’ di cibo e di un riparo più sicuro dai bombardamenti. Ai responsabili rinnovo il mio appello: cessate il fuoco, siano liberati tutti gli ostaggi, si rispetti integralmente il diritto umanitario!”
Vogliamo rinnovare la nostra speranza: uno sguardo rivolto al Cielo, che però non ci esonera dalle nostre responsabilità storiche e morali. Esprimiamo pertanto piena solidarietà a quanti soffrono l’ingiustizia della guerra, ovunque nel mondo, ribadendo l’impegno della Chiesa di Vittorio Veneto – e di questo Ufficio per la Pastorale Sociale – a promuovere percorsi di pace a ogni livello e a sostenere, nei limiti del possibile, coloro che si trovano nella prova.
Invitiamo dunque tutti alla preghiera e a un concreto impegno per la pace, rilanciando al contempo la raccolta fondi promossa dalla nostra Caritas diocesana a favore del Patriarcato Latino di Gerusalemme, che continua a operare in prima linea per sostenere gli abitanti di Gaza e tutti coloro che vivono in condizioni di estrema necessità.
(Autore: Redazione Qdpnews.it)
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