Una nuova struttura, dedicata all’accoglienza di donne sole o insieme a figli minori. Casa Maria Bambina è stata inaugurata ieri sera, giovedì 20 novembre, a Vittorio Veneto, dove fino al 2018 c’era il convento delle Suore della Carità delle Sante Capitanio e Gerosa, dette “di Maria Bambina”.
La struttura di Ceneda può ospitare fino a nove donne – eventualmente con i loro bimbi -, ed è co-gestita da Caritas diocesana di Vittorio Veneto e da Ats Ven 07 – Ambito sociale e territoriale che comprende 28 comuni ex Ulss 7 – con il supporto della cooperativa “Una casa per l’uomo” di Montebelluna. Al primo piano già risiede una famiglia.
L’esperienza, che offre progetti personalizzati di tutela e accompagnamento, si è resa disponibile con i fondi Pnrr e con l’affitto simbolico dalle suore.
Come ha spiegato don Andrea Forest, direttore della Caritas diocesana, la casa è stata sistemata con piccoli lavori di professionisti e volontari, e risponde al crescente bisogno di sostegno dopo la conclusione di altre esperienze nel territorio.
“Questa casa raccoglie l’eredità di Casa Provvidenza, in centro a Vittorio Veneto dalle suore dell’Antoniano, che per una decina d’anni fino al 2024 ha accolto donne sole e con difficoltà – ha detto -. Chiusa la possibilità di questa ospitalità, abbiamo mantenuto attivo il servizio a Casa Speranza a Codognè. Ora si è reso necessario rispondere ulteriormente a questo bisogno, e lo facciamo con Casa Maria Bambina”.
“Lavorare insieme non è automatico – ha osservato don Forest -, è una difficoltà che indubbiamente sorge per la confluenza di diversi stili e sensibilità. Siamo però convinti che insieme si fa più strada, si riesce a rispondere meglio e con una rete più strutturata a bisogni che viceversa affronteremmo in maniera meno professionale”.
“Lo stile con cui Caritas desidera fare queste cose – ha concluso don Forest, porgendo i ringraziamenti a tutti i volontari e al sostegno di Banca della Marca – è porre dei segni per ricordare i valori della fede, della speranza e della carità, che possono andare al di là degli egoismi, e spingerci ad essere veramente umani. Come Caritas sentiamo di accogliere questo mandato della Chiesa come strumento di solidarietà e fraternità”.
È poi intervenuta l’assessore della Città di Conegliano, Gaia Maschio: “Questa è una casa di tutti, è per tutti. Per noi di Asl Ven 07 è un lavoro di squadra, e stiamo cercando di creare una condivisione territoriale importante, una visione che ci aiuterà a interagire sempre meglio e di più con gli Enti del terzo settore, con la diocesi, la Caritas, in una veste nuova: le esigenze cambiano, e oggi ci sentiamo più sollecitati a risposte veloci e sempre nuove, e a metterci in gioco”.
Francesco Fiorentin, rappresentante per “Una casa per l’uomo”, ha ricordato che questa nuova struttura “sarà un’esperienza importante, che oltre a rendere possibile l’erogazione di un servizio al territorio e il sostegno alle persone fragili, ci consentirà anche un arricchimento reciproco, imparando a fare sinergia e comunità tra soggetti diversi”. Egli ha pure annunciato l’apertura di una nuova analoga struttura a Susegana, il 29 novembre.
Laura Ceccarini, assessore della Città di Vittorio Veneto, ha sottolineato che “insieme si possono fare cose grandi: Siamo orgogliosi di ospitare questo servizio. In questo luogo le suore di Maria Bambina hanno donato molto alla comunità, e ora la struttura torna a donare speranza alle donne. Sarà una casa di convivenza con tante fragilità: la sfida è pensare che i talenti di ogni persona messi insieme riescono a creare una bella unione all’interno della famiglia allargata di questa casa”.
All’inaugurazione erano presenti anche l’assessore di Susegana Vincenza Scarpa, la vice sindaca di Revine Lago Elisa Carpenè e altri rappresentanti della Città di Vittorio Veneto. C’erano anche le suore di Maria Bambina, protagoniste di un “ritorno” speciale ai luoghi del cuore: “Siamo davvero contente di questa iniziativa – ha commentato suor Gemma Vignaga -. Abbiamo chiuso nel 2018 l’esperienza vittoriese, ma la casa è stata riaperta per i ragazzi della Fondazione La Porta, e ora questa nuova esperienza sarà un prolungamento del nostro carisma di carità”.


“Di fronte a tantissime situazioni di violenza di cui ogni giorno veniamo a conoscenza – ha concluso don Gianluigi Papa, vicario generale della Diocesi di Vittorio Veneto, incaricato della preghiera e della benedizione -. Casa Maria Bambina, in collegamento con la Mater Dei, è una risposta cristiana di Amore al problema delle donne sole con minori, un segno di dono gratuito per tutti, con una speciale attenzione a coloro che custodiscono la dimensione della maternità”.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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