Sarà un “viaggio” lungo ma, stando ai documenti ufficiali, è iniziato. Parliamo della riqualificazione del Complesso Papadopoli, nel cuore del centro storico di Ceneda, obiettivo entrato nell’agenda di praticamente tutte le amministrazioni comunali di questo secolo ma ancora incompiuto. Ora, nelle stanze del municipio, qualcosa sembra muoversi, anche per l’auspicato ampliamento della biblioteca civica.
“L’Amministrazione comunale – si legge in un documento del Settore Infrastrutture e Gestione del territorio datato 19 dicembre – intende procedere con l’esecuzione di una serie di interventi volti al recupero di Villa Papadopoli, in particolare dando priorità al Corpo centrale della Villa e all’adiacente Rotonda in quanto versano in un pessimo stato di conservazione, per cui si rende fondamentale ed urgente intervenire al fine di recuperare l’immobile, il quale sia per le notevoli dimensioni che per la collocazione centrale rispetto all’abitato di Ceneda costituisce un tassello importante nel recupero del centro storico. Ai fini della progettazione è necessario condurre sui due immobili una campagna di indagini ai fini di individuare il livello di conoscenza da adottarsi nelle verifiche strutturali sismiche e statiche da condursi sul fabbricato”.
“L’Amministrazione – specifica la dirigente comunale – intende realizzare in tali strutture una nuova Biblioteca che possa costituire l’ampliamento di quella esistente, attualmente insufficiente e poco funzionale alle esigenze attuali da parte dei fruitori. A tale proposito si intende procedere con la messa in sicurezza della parte centrale della villa, nonché di individuare la soluzione caratterizzata dal miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività e per l’ambiente, in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e alle prestazioni da fornire per la realizzazione della nuova biblioteca comunale, ponendo a confronto comparato delle diverse alternative progettuali”.
Lo scorso ottobre, il Comune ha affidato a una ditta esterna la progettazione degli interventi di recupero di villa Papadopoli (Corpo centrale e Rotonda) con relative Indagini architettoniche e strutturali. L’immobile storico su cui si deve condurre la progettazione è composto da due corpi di fabbrica, la villa storica e il corpo di collegamento e la rotonda. La costruzione del corpo storico della villa risale al 1852 e negli anni ha subito numerosi cambi di destinazione d’uso (ospedale, casa di riposo…), e realizzazione di annessi, che ne hanno “completamente snaturato la definizione spaziale originaria” afferma il Comune.
Siccome “ai fini della progettazione è necessario condurre sui due immobili una campagna di indagini ai fini di individuare il livello di conoscenza da adottarsi nelle verifiche strutturali sismiche e statiche da condursi sul fabbricato”, poco prima di Natale il municipio ha affidato a una società di ingegneria di Borgoricco (Padova) il servizio tecnico di indagine per raggiungere gli obiettivi poco sopra descritti.
Sono in agenda indagini conoscitive sui materiali, per mezzo di prove limitatamente distruttive con prelievo di campioni e mediante prove non distruttive; indagini geometriche mediante rilievo in sito e relativa restituzione grafica, indagini geologiche sui terreni e prove di carico sui solai.
La spesa si aggira sui 28.500 euro, iva inclusa.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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