Si è svolto ieri, in municipio, l’incontro tra amministrazione comunale e MOM – Mobilità di Marca per fare un bilancio dei 6 mesi dall’introduzione del nuovo servizio di trasporto pubblico a chiamata in città.
Dopo l’analisi dei dati, la sindaca Mirella Balliana ha presentato le criticità raccolte da numerosi utenti che non hanno trovato soddisfazione dal servizio. Il suo vice Marco Dus, che in giunta ha la delega alla mobilità, spiega: “Abbiamo ragionato su come ridisegnare il servizio sulle esigenze della città. Vi sono dei vantaggi che il servizio a chiamata può offrire che non vogliamo perdere, come il raggiungimento di alcuni quartieri, piuttosto che di zone della città mai servite prima dal servizio pubblico. Ma vi sono delle criticità che non possono e non vogliamo ignorare e che ci sono state più e più volte segnalate. A giorni presenteremo a MOM una proposta che consenta ad un certo tipo di utenza di poter viaggiare con orari cadenzati e alle persone che lo desiderano di continuare a utilizzare MOM+”.
L’avvio del servizio a chiamata MOM+, iniziato il 7 gennaio scorso, ha introdotto in città nuove modalità di fruizione per rispondere ai bisogni di mobilità, tentando di bilanciare le risorse in un’ottica di efficientamento e sostenibilità. Il nuovo servizio a chiamata è stato impostato non come complementare al tradizionale servizio cadenzato, ma suddividendo la giornata tra corse schedulate – periodi di maggiore utilizzo, di solito in corrispondenza con l’utenza scolastica – e corse a richiesta negli intervalli di “morbida” – ore centrali del mattino e pomeriggio/sera.
Elemento rilevante è stato la necessità che le corse a chiamata fossero prenotate utilizzando un’apposita applicazione o tramite contatto con un call center. Tale impostazione, richiedendo un’interazione continua tra utente e gestore, ha rappresentato per molti utenti una rilevante difficoltà di accesso al trasporto pubblico, con conseguenti disagi che spesso hanno portato alla rinuncia dell’utilizzo del servizio.
D’altro canto, un’altra parte dell’utenza – quella più portata all’utilizzo degli strumenti oggi messi a disposizione dall’informatica – ha dimostrato un notevole favore alla nuova organizzazione del TPL.
Balliana afferma: “La volontà di questa amministrazione è di venire incontro alle esigenze di tutti. La richiesta che portiamo a MOM è di rendere il servizio più aderente alle aspettative della popolazione. Il primo periodo sperimentale ha evidenziato parecchie problematiche che hanno reso necessario attivare un confronto continuo con il gestore, implementare sistemi di ascolto di tutte le categorie di utenza interessate e intervenire con correzioni sul campo utili a tentare di superare le difficoltà che, a mano a mano, venivano alla superficie. Chiederemo pertanto a MOM di riprendere il servizio cadenzato come effettuato negli scorsi anni, affiancando a tale servizio quello a chiamata secondo modalità da concordare con i vertici dell’Azienda. E’ stato un incontro collaborativo a cui hanno partecipato l’amministrazione e la società MOM: ringrazio i tecnici per la completezza dei dati forniti e i vertici dell’azienda per l’attenzione verso le nostre richieste”.
Dus aggiunge: “Le nostre richieste partiranno dalla convinzione che il servizio a chiamata, trasformando il precedente concetto di servizio di linea in servizio di rete, inteso come reticolo di fermate distribuite nell’intero territorio comunale, rappresenti un valore aggiunto per garantire il diritto alla mobilità”.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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