Dopo oltre 400 anni di storia, l’opera formativa del Seminario vescovile di Vittorio Veneto vedrà cambiamenti importanti da questo nuovo anno accademico.
Le sfide pastorali ed educative dell’epoca attuale, compreso il fenomeno del calo di vocazioni, hanno reso necessario anche a Vittorio Veneto – dove a maggio scorso si è insediato il vescovo Riccardo Battocchio – un profondo ripensamento di modalità, spazi e obiettivi per la formazione verso il sacerdozio.
La comunicazione è stata data dal rettore del Seminario vescovile don Paolo Astolfo sul settimanale diocesano L’Azione di questa domenica. Si è trattato di una riflessione in atto già da tempo, ma che in questa estate ha assunto contorni più definiti.
Comunità teologica: due a Treviso, uno a Padova
In particolare, ci sono nelle novità importanti per il Seminario maggiore, dove la Comunità teologica è attualmente composta da tre giovani. Per fare in modo che essi – come ha spiegato don Astolfo – abbiano “un contesto educativo il più stabile possibile e una significativa vita comunitaria”, i tre seminaristi saranno divisi fra Treviso e Padova.
Nello specifico, i due giovani maggiormente avviati negli studi teologici si stabiliranno nel Seminario vescovile di Treviso, con cui Vittorio Veneto ha avviato una collaborazione ormai consolidata da tempo, sia per quanto riguarda le lezioni accademiche, sia per il percorso di crescita formativa e spirituale.
Per l’altro seminarista, al primo anno di Teologia, il vescovo Riccardo e l’équipe del Seminario hanno valutato un’altra soluzione: essendo all’inizio del suo cammino, egli si inserirà nella nuova esperienza unita di Seminario, ospitata a Sarmeola di Rubano (Padova), esito della collaborazione tra quattro diocesi: Padova, Vicenza, Chioggia e Adria-Rovigo. I giovani vivranno insieme nella casa “Madre Teresa di Calcutta”, all’interno del grande complesso dell’Opsa, continuando a frequentare i corsi della Facoltà Teologica del Triveneto nella sede centrale di Padova.
A questi tre seminaristi si aggiungono Davide Antiga, che ha terminato i suoi studi di baccalaureato e partirà per un periodo di tre mesi di missione nella diocesi di Livramento in Brasile – dove si trovano il vescovo emerito Corrado Pizziolo e don Paolo Salatin -, e un adulto, che sta vivendo una fase di discernimento vocazionale.
“Quella che inizierà nelle prossime settimane sarà, dunque, una fase nuova negli oltre 438 anni di storia del nostro Seminario – ha osservato don Paolo Astolfo -: l’importanza e la bellezza della sua opera formativa non vengono meno, solamente si allarga il campo”.
Le altre esperienze
La Diocesi ha pure comunicato che vengono arricchite le altre proposte di Pastorale vocazionale. A partire dal “Germoglio”, una proposta semi-residenziale per giovani delle scuole medie, attiva a Pieve di Soligo, Oderzo, e in fase di avvio a Cordignano.
Per i giovani delle superiori, si aprirà a novembre – con sede a Pieve di Soligo e Fratta di Oderzo – il “Ti chiAma. Esperienza di Seminario per adolescenti”. Proseguono anche i cammini vocazionali “Ves! Vieni e seguimi” per ragazzi dalla seconda media alla seconda superiore, e “Ritiri Diaspora” per la fascia 18-30 anni.
(Autrice: Beatrice Zabotti)
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