La domanda di attualità presentata nei giorni scorsi da Giovanni Braido, consigliere di opposizione (Gruppo misto), ha aperto il consiglio comunale di ieri sera a Vittorio Veneto, dopo il ricordo e l'”applauso di congedo” per Alessandro Valenti e un paio di comunicazioni della sindaca Mirella Balliana.
Sabato scorso, in pieno centro città, si era consumata una violenta rissa, motivo per cui Braido aveva chiesto all’amministrazione informazioni al riguardo, proponendo di dotare la Polizia locale intercomunale di taser e sfollagente, di aumentare il numero degli agenti nelle zone a rischio e di chiederne altri “in prestito” dai Comuni limitrofi.
“Oggettivamente non è stato fatto nulla e, a volte, gli agenti di Polizia locale sono oggetto di derisione da parte dei giovani: manca il senso di autorevolezza – ha detto Braido -. Lo sfollagente serve da deterrente e i taser a Conegliano ci sono: serve una progettualità”.
Balliana ha annunciato un nuovo concorso pubblico per la ricerca di tre nuovi agenti e, richiamando la superficie ampia della città, ha osservato che tale fattore potrebbe dare la percezione di una Polizia locale assente in certe zone quando, invece, è al lavoro in altre.
Per quanto riguarda taser e sfollagente, la sindaca ha riferito l’intenzione di non dotare gli agenti di tali strumenti: “Hanno un’arma in dotazione, che è una responsabilità – ha affermato -. Solo la Polizia di Stato può avere lo sfollagente e, da un confronto avuto con il comandante della Polizia locale, abbiamo ritenuto che non sia utile avere il taser, che sarebbe una responsabilità in più”.
“Il taser ha già fatto parecchi morti, più dell’arma – ha continuato -. Prima di dotare gli agenti di taser, pensiamoci, perché la responsabilità è molta”.
“I soggetti (protagonisti della rissa ndr) sono stati identificati e regolari, la lite è stata per futili motivi – ha concluso, aggiungendo che gli agenti si recano a Tarzo e Revine Lago per le manifestazioni -. La collaborazione con le Forze dell’Ordine è costante e c’è un contatto settimanale”.
(Autore: Arianna Ceschin)
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