La Biblioteca comunale “P. A. Saccardo” ospita a partire da domani sabato 17 maggio la personale del Maestro Francesco Stefanini, toscano di origini ma volpaghese di adozione. Lo spazio all’ultimo piano della Biblioteca diventa per il periodo dal 17 maggio all’8 giugno 2025 luogo espositivo, in un connubio tra letteratura e arte.


“Apparizioni e Silenzi” è il titolo dell’esposizione curata dallo stesso Stefanini e dal personale del Servizio Cultura e Biblioteca del Comune di Volpago del Montello.
Due gli appuntamenti da non perdere che confermano la stretta relazione, all’interno della Biblioteca Comunale tra arte, letteratura e poesia: Mercoledì 4 giugno alle ore 20.45 conversazione con Marco Goldin dal titolo Ungaretti e Stefanini. Dalla pagina al colore; Sabato 7 giugno alle ore 17.00 Finissage della Mostra con l’intervento del poeta Paolo Ruffilli dal titolo Luci e ombre sul Carso di Ungaretti.


La mostra Apparizioni e Silenzi è divisa in due parti: Apparizioni, con quadri realizzati nel 2024, dedicati al Carso e alla poesia di Ungaretti, provenienti dal Museo di Santa Chiara di Gorizia e dalla Galleria Comunale d’arte Contemporanea di Monfalcone e curata da Marco Goldin. Silenzi, con una selezione scelta di opere, dal 2008 alla più recente produzione.
“Quando ricevetti l’invito a partecipare a Ungaretti poeta e soldato e il Carso, stavo lavorando sul paesaggio e le foglie che cadono. Ungaretti!” – Racconta l’artista Stefanini – E chi non conosce ”Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”. Coincidenza? Sta di fatto che la mia piccola foglia secca, metafora della fragilità umana è diventata protagonista di un percorso definito e ben chiaro. E la foglia, quasi per inerzia, ha continuato la sua presenza discreta anche nei primi dipinti per la mostra di Gorizia, “La Cannoniera”, “La Trincea”, per poi lentamente sparire. Infatti nei successivi quadri la foglia ha lasciato spazio a visioni del Carso dove lo guardo si è concentrato soprattutto sulle pietre e i sassi. Le doline, il lago, l’Isonzo sono gli altri temi affrontati. E con le poesie di Ungaretti mi sono fatto trasportare dalla musicalità delle sue parole, provando un senso di abbandono e vertigine.
Con l’ultimo quadro Dalla dolina verso l’alto lo spazio si dilata con dolcezza e il paesaggio impalpabile mi ha fatto chiudere questo ciclo con: …Dove non muove foglia più la luce…” Vieni ti porterò alle colline d’oro”.
La seconda parte, Silenzi, riguarda una selezione di opere realizzate in periodi diversi, in cui è sempre la luce protagonista di tutti i soggetti realizzati. E a maggior ragione le ultime ispirate alla luce che filtra tra gli alberi, immagine romantica e simbolica. In Giappone questo fenomeno ha una parola tutta sua, Komorebi, intraducibile in altre lingue, il quale non è solo un fenomeno naturale, ma l’invito a cogliere la luce anche nei periodi bui della vita. L’ultimo dipinto a chiusura della mostra è un Komorebi, un trittico dove la luce cancella l’ombra e nello stesso tempo è colta e assorbita in avvolgenti diversi momenti della stessa giornata.
“Per il nostro Comune – commenta il sindaco Paolo Guizzo – è un onore ospitare la personale del maestro Francesco Stefanini, illustre artista nostro concittadino che in questi anni abbiamo potuto seguire in varie importanti esposizioni con meritevoli risultati di critica e pubblico. Alcune sue significative opere ora potranno essere conosciute e apprezzate proprio a Volpago del Montello che, con l’occasione, si presta ad accogliere anche tutti coloro che avranno modo di scoprire la bellezza del nostro territorio.
“E’ una grande soddisfazione e opportunità per il nostro Comune – interviene l’assessore alla cultura Giuliana Livotto – aprire le porte di Ca’ Bressa a Francesco Stefanini, con opere provenienti dalle esposizioni allestite per Gorizia-Nova Gorica, capitale europea della Cultura 2025. Un’iniziativa che rappresenta anche il legame fra l’artista e il nostro territorio che da molti anni è diventato sua dimora. Una relazione che meritava di trovare un contesto d’espressione che questa mostra vuole riservare al visitatore unitamente alle molte suggestioni evocate dalle opere esposte”.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Comune di Volpago del Montello)
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