Tra applausi, sorrisi e tanta emozione, sabato scorso la signora Giselda Baldasso ha spento 103 candeline, celebrando un traguardo straordinario nella casa di riposo Guizzo Marseille, circondata dall’affetto di chi le vuole bene, i familiari, gli amici, gli ospiti, il personale, la direzione e l’amministrazione.
Giselda ha ricevuto gli auguri del sindaco del Comune di Volpago del Montello Paolo Guizzo, del presidente della casa di riposo Andrea Brufatto, del direttore Gianluca Zeppa e del consigliere regionale Marzio Favero. Allietati dalla musica, tutti si sono uniti al coro di auguri a Giselda in un clima gioioso e ricco di emozioni.
Un traguardo raro e carico di significato quello raggiunto da Giselda Baldasso, nata il 6 settembre 1922 a Selva del Montello, dove ha trascorso la maggior parte della sua lunga vita. Primogenita di sette fratelli, Giselda ha scelto consapevolmente di non sposarsi, dedicando ogni energia al sostegno della sua famiglia numerosa.


La sua è una storia fatta di sacrifici, emigrazione e profondo senso del dovere. Fin da giovane si è spostata per lavoro, prima in Germania, poi in Svizzera, affrontando le fatiche dei campi, della fabbrica e del servizio domestico. Ha lavorato anche a Vercelli, nelle risaie, e svolto occupazioni stagionali a Treviso, Venezia, Cortina e Volpago, fino a diventare operatrice socio-sanitaria nella casa di riposo “Guizzo Marseille” di Selva del Montello, dove oggi risiede.
Tra il 1973 e il 1984, Giselda ha contribuito con impegno e dedizione alla crescita della struttura che ora la accoglie con affetto. Ma anche dopo il pensionamento, la sua voglia di rendersi utile non è mai venuta meno: fino ai 99 anni è stata attiva nel Gruppo Missioni di Selva, realizzando con passione lavori di cucito e ricamo, i cui proventi sostenevano iniziative di solidarietà.
La comunità la ricorda come una donna mite, generosa e instancabile, sempre pronta a collaborare, anche in parrocchia, dove non mancava mai nel supporto alle pulizie della chiesa o nell’aiutare il parroco don Adelino e il dottor Oricoli nelle faccende quotidiane.
Fiera delle proprie origini umili – si definisce parte della “discendenza dei bisnenti”, di chi “non aveva niente” ma tanto cuore – Giselda è anche stata membro del coro “Le Montelliane” e iscritta all’associazione “Trevisani nel Mondo”.
La festa per i suoi 103 anni è stata un momento di commozione e riconoscenza da parte di tutta la comunità, che ha voluto renderle omaggio non solo per l’età straordinaria, ma per l’esempio di vita che rappresenta.
“Con il sorriso – spiega il presidente Brufatto – Giselda racconta di aver vissuto intensamente e di aver sempre lavorato volentieri spinta dal desiderio di collaborare e di essere di aiuto in famiglia. Giselda afferma che ‘quello che esce dalle finestre entra dalle porte’ ed è contenta perché quello che lei ha dato come servizio per tanti anni in casa di riposo, ora lo riceve dagli operatori ed è consapevole che gli anziani di adesso sono molto più esigenti di quelli che accudiva lei”.
“Giselda – conclude – si chiede perché sia arrivata a 103 anni e si risponde con un dolce sorriso che questo è il mistero della vita, che ogni giorno va accolta con il desiderio di raggiungere ancora tanti altri traguardi”.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Casa di riposo Guizzo Marseille)
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