Cison di Valmarino, Artigianato Vivo alla 43ª edizione: il borgo si apre a 185 maestri e ai giovani talenti

Inaugurata la nuova edizione di Artigianato Vivo
Inaugurata la nuova edizione di Artigianato Vivo

A Cison di Valmarino l’estate porta con sé il ritorno di Artigianato Vivo, che nel 2024 raggiunge la 43ª edizione e conferma la propria vocazione: raccontare la storia del territorio attraverso la manualità, la tradizione e il talento di chi lavora con le mani. La rassegna viene inaugurata ufficialmente domenica 4 agosto e, anno dopo anno, continua a richiamare migliaia di visitatori, attratti dal fascino di uno dei borghi più belli d’Italia e dalla possibilità di vedere gli artigiani all’opera in un contesto che unisce paesaggio, cultura e vita di paese.

Intervista a Cristina Da Soller, primo cittadino di Cison di Valmarino

L’apertura della manifestazione avviene nella sala consiliare del palazzo municipale, dove si ritrovano numerose autorità e rappresentanti di enti e associazioni per dare il via a un evento che, nel tempo, è diventato un appuntamento atteso non solo in vallata. L’atmosfera è quella delle grandi occasioni, con il paese che si prepara a trasformarsi per oltre dieci giorni in un vero laboratorio a cielo aperto, distribuito tra piazze, cortili, vie storiche e spazi culturali.

Simone Moret, presidente della Pro Loco di Cison di Valmarino

Per chi decide di programmare una visita, le date e gli orari sono un invito a scegliere il momento preferito della giornata. Da domenica 4 a giovedì 15 agosto, la mostra è aperta dalle 17 alle 23 nei giorni feriali e dalle 10 alle 23 nei festivi. In questo arco di tempo si possono ammirare le creazioni di 185 artigiani, ospitate in numerosi spazi diffusi nel borgo, partecipare a laboratori pensati per il pubblico, assistere a oltre cinquanta eventi musicali e approfittare dei punti di ristoro allestiti per la rassegna.

Nel suo intervento inaugurale la sindaca Cristina Da Soller augura ad Artigianato Vivo di mantenere “fame e orgoglio”: la fame di restare una manifestazione all’avanguardia, capace di rinnovarsi e trovare nuovi stimoli, e l’orgoglio che anima volontari e artigiani, pronti a dedicare le ferie alla valorizzazione della comunità e del territorio. Il suo saluto è anche un ringraziamento ai Comuni vicini presenti all’inaugurazione – Follina, Miane, Farra di Soligo, Tarzo, Revine Lago, Cappella Maggiore e Valdobbiadene – come segno concreto della volontà di fare rete, e alle realtà che collaborano alla riuscita dell’evento, dalla Pro Loco di Cison di Valmarino all’Associazione Noi “Don Venanzio Buosi – aps”, dall’U.S.D. Cisonese all’Associazione culturale La Via dei Mulini – circolo Al Mazarol.

Alcuni degli ospiti all’inaugurazione

Durante la cerimonia viene letto anche il messaggio del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, atteso in piazza venerdì 9 agosto per presentare il suo nuovo libro. Nel testo, il governatore sottolinea il valore della mostra come intreccio di materia, creatività e impegno, risultato di studio, competenze e capacità manuali. Artigianato Vivo viene descritto come un evento prezioso per conoscere un territorio ricco di storia, cultura e paesaggi, reso possibile dalla collaborazione fra artigiani, associazioni e volontari. A dare una dimensione ancora più comunitaria all’appuntamento interviene l’arciprete-parroco don Fabio Mantese, che parla della rassegna come occasione speciale per mostrare il meglio dell’identità locale; accanto a lui sono presenti anche i rappresentanti dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco.

A illustrare numeri e novità è Simone Moret, presidente della Pro Loco di Cison di Valmarino. Ricorda come l’edizione 2024 duri dodici giorni e possa contare su 185 artigiani e oltre cinquanta concerti, dati in crescita rispetto agli anni precedenti. Sottolinea il carattere esperienziale della kermesse, grazie ai laboratori curati dagli stessi espositori, che permettono ai visitatori di misurarsi con nuove tecniche, sperimentare i gesti del mestiere e, magari, prendere in considerazione un futuro nel mondo dell’artigianato.

Moret insiste anche sulla scelta di dare risalto ai giovani: questa edizione prevede infatti un premio dedicato ai nuovi artigiani, promosso grazie al sostegno di Confartigianato. L’invito rivolto al pubblico è quello di non fermarsi alle vie principali, ma di esplorare gli angoli meno evidenti della mostra, parlare con gli espositori, scoprire la storia che si nasconde dietro ogni oggetto. In questo modo la visita si trasforma in un dialogo continuo, in cui chi arriva a Cison può entrare in contatto diretto con le persone che, con il proprio lavoro, tengono vivo il patrimonio dei mestieri tradizionali.

Tra gli interventi istituzionali spicca quello dell’onorevole Marina Marchetto Aliprandi, che richiama l’importanza delle associazioni di volontariato nei servizi e nelle manifestazioni e la necessità di valorizzare il Made in Italy e l’autenticità delle creazioni artigiane. Claudio Sartor, consigliere delegato della Provincia di Treviso, definisce Artigianato Vivo la manifestazione più significativa del territorio trevigiano in questo periodo, straordinaria sia per numeri sia per organizzazione, e sottolinea come ogni pezzo esposto sia unico e irripetibile, con un valore anche educativo. Rino Furlan, presidente regionale Unpli, invita infine il Comune e i promotori a candidare la rassegna per ottenere il nuovo marchio di “eventi di qualità”, riconoscimento pensato per appuntamenti di forte richiamo e ben radicati nel territorio.

Lo scultore cisonese Max Solinas offre uno sguardo interno sul mondo degli espositori, ricordando il lavoro silenzioso che li impegna durante l’anno e che, per alcuni giorni, confluisce in un grande spettacolo collettivo di arte, manualità e partecipazione. Alle Antiche Cantine Brandolini viene allestito lo spazio “dall’Artigianato…all’Arte”, che riunisce alcuni professionisti della scultura, della pittura e della fotografia, a conferma del legame sempre più stretto tra la dimensione artigianale e quella artistica.

Fin dai primi minuti di apertura, la domenica dell’inaugurazione vede piazza Roma affollata di persone che si muovono tra gli stand e gli spazi culturali, alla scoperta di opere provenienti dal territorio e da altre realtà. Il programma completo è disponibile online (qui), ma chi entra alle Antiche Cantine Brandolini trova anche una proposta particolare: una mostra di grafica contemporanea cinese organizzata dall’Associazione nazionale incisori contemporanei, con lavori arrivati dal China Printmaking Museum di Guanlan, nella città di Shenzhen, e altri esempi delle diverse tecniche di stampa. Ogni giorno sono previsti laboratori e dimostrazioni, che permettono di osservare da vicino le fasi della realizzazione. Per chi ama unire la visita a un borgo storico a un’esperienza culturale e manuale, Artigianato Vivo offre così un itinerario completo, da vivere con calma, tra botteghe temporanee, incontri e nuove storie di artigiani.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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