A Cison di Valmarino la primavera si apre con il profumo del vino nei calici e con le colline Unesco sullo sfondo. È qui che ha preso il via, con un brindisi inaugurale nella giornata di domenica 21 aprile, Cison (di) Vino, terza edizione della Mostra del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG. Fino a lunedì 1° maggio il borgo si anima con un fitto calendario di appuntamenti, pensati per raccontare la cultura enologica del territorio e, allo stesso tempo, valorizzare il paesaggio delle Colline del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, riconosciute Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2019.
Chi arriva a Cison in questi giorni trova un paese che sceglie di mettersi in vetrina attraverso il suo vino e la sua storia. La sindaca Cristina Da Soller ricorda come la manifestazione sia nata con l’attuale amministrazione proprio per cogliere l’occasione del riconoscimento Unesco e trasformarlo in un’occasione stabile di promozione: non solo una mostra dedicata alle etichette in degustazione, resa possibile grazie alla fiducia dei produttori, ma anche un programma ricco di passeggiate, visite guidate ed eventi che aiutano a scoprire da vicino le peculiarità del borgo e del territorio che lo circonda. L’idea è quella di valorizzare il prodotto finale senza dimenticare il lavoro di chi sta dietro alle bottiglie e il contesto in cui nasce.


Nel clima di festa che accompagna l’inaugurazione trova spazio anche uno sguardo internazionale. A partecipare al brindisi c’è una delegazione proveniente da Monaco, “Donne sul territorio”, la cui presenza è letta come il segno concreto del lavoro svolto dall’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco Unesco. Secondo le parole del sindaco, è proprio la capacità di fare rete attorno a questo riconoscimento che consente di ottenere risultati importanti anche sul piano turistico, attirando nuovi visitatori incuriositi sia dal vino sia dall’idea di un paesaggio culturale da conoscere con calma.


Passeggiando tra le vie di Cison, durante Cison (di) Vino, non si incontra solo il mondo delle cantine. A dare corpo e calore alla manifestazione è il lavoro della Pro Loco e dei volontari. Il presidente della Pro Loco, Simone Moret, sottolinea come l’evento cresca di anno in anno, sia per numero di iniziative sia per partecipazione delle associazioni locali. La Mostra diventa così un’occasione per confermare il ruolo del volontariato nelle piccole comunità: mentre molti paesi italiani vedono diminuire i loro abitanti, realtà come Cison continuano a fare comunità proprio grazie alle Pro Loco e alle associazioni che animano il territorio e che, come ricorda Moret, dimostrano che ci sono ancora persone che tengono alle piccole cose.


L’apertura di Cison (di) Vino è anche un momento di incontro tra istituzioni. All’inaugurazione sono presenti, tra gli altri, l’onorevole Gianantonio Da Re, l’onorevole e sindaco di Tarzo Gianangelo Bof, il consigliere regionale Sonia Brescacin e il presidente del Consorzio Pro Loco delle Prealpi, Francesca Bertolin. I loro interventi insistono sul valore di una manifestazione capace di mettere in luce le eccellenze enologiche, di coinvolgere i cittadini e di far risaltare il lavoro di chi, spesso dietro le quinte, contribuisce alla riuscita dell’evento. I ringraziamenti ai volontari si accompagnano alla consapevolezza che appuntamenti come questo rafforzano il legame tra le diverse realtà della zona.
Accanto alle istituzioni, un ruolo centrale è affidato allo sponsor principale, Banca Prealpi SanBiagio, istituto di credito cooperativo con sede a Tarzo. Il responsabile dell’Ufficio agricoltura, Luciano Soldan, ricorda come la banca si senta parte integrante del territorio e delle comunità che lo abitano, tanto da considerare naturale la presenza a eventi che promuovono non solo i prodotti, ma anche l’impegno quotidiano degli imprenditori agricoli. Nelle sue parole riecheggia la storia lunga 130 anni di una realtà nata dall’iniziativa di agricoltori e artigiani e oggi impegnata a raccoglierne il testimone, lavorando in squadra con chi continua a investire sul paesaggio e sulla qualità.


Per chi desidera vivere la manifestazione, il programma offre diversi filoni, che uniscono degustazioni, scoperta del territorio e momenti conviviali. Sabato 27 aprile il pomeriggio, dalle 15 alle 18, è dedicato alla cucina con “Finger Food in abbinamento al Conegliano Valdobbiadene DOCG”, un corso curato da Lucele su prenotazione, in cui si impara a giocare con piccoli assaggi pensati per valorizzare il vino. La serata prosegue dalle 19.30 con la musica dal vivo del gruppo “Le lene R’n’R”, che porta nel borgo sonorità rock’n’roll, e si chiude alle 20.30 con “Notte di Luna a Palazzo Zambaldi”, una visita guidata a lume di lanterna tra i misteri di un’antica villa veneta, con degustazione finale alle Antiche Cantine Brandolini, anche in questo caso su prenotazione.


La giornata di domenica 28 aprile ha un ritmo più lento e si apre all’aria aperta. Alle 9.30 prende il via “I giardini perduti del principe Isoardo”, una passeggiata da Cison a Mura che conduce tra vigne scomparse e antichi terrazzamenti, offrendo l’occasione di rileggere il paesaggio agrario delle colline con uno sguardo diverso. L’uscita si conclude a Mura con degustazione e pranzo finale, organizzati su prenotazione, dove il piatto del giorno è il galletto con le patate, per portare in tavola un sapore di tradizione che dialoga con i vini in mostra. Per entrambe le proposte la prenotazione è consigliata, così da garantire a tutti un’esperienza curata e senza fretta.


Mercoledì 1° maggio il protagonista diventa invece lo spiedo, uno dei simboli della cucina locale. Dalle 8.30 alle 16.30 i maestri cisonesi dello spiedo si sfidano nella competizione “Al Speo pi bon”, una giornata che unisce abilità gastronomica e spirito di comunità per stabilire chi saprà preparare lo spiedo più buono. Alle 11.30 l’attenzione torna ai calici con il Concorso Enologico dei vini della terza Mostra del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG di Cison di Valmarino, momento in cui vengono messi a confronto i risultati del lavoro in vigna e in cantina.


Il cuore della manifestazione resta la Mostra dei Vini ospitata al Borgo Case Marian, in Piazza Brandolini 6, dove i visitatori possono assaggiare le diverse etichette e dialogare con i produttori. La mostra è aperta, a seconda dei giorni, in orari pensati per accompagnare l’intera giornata: fino alle 23 nella giornata inaugurale, dalle 16 alle 23 giovedì 25 aprile, il sabato dalle 17 alle 23, la domenica dalle 10 alle 23 e lunedì 1° maggio ancora dalle 10 alle 23. Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere all’ufficio turistico comunale, all’indirizzo mail turismo@comune.cisondivalmarino.tv.it o al numero 335 7896949. Chi sceglie di raggiungere Cison in questo periodo trova così un borgo che si racconta attraverso il vino, le sue colline e una comunità che ha deciso di fare del proprio territorio il centro di un racconto condiviso.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: archivio qdpnews.it )
(Articolo, video e foto di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata








