All’Eremo Camaldolese di Rua di Feletto, tra boschi, vigneti e silenzi antichi, è stata inaugurata la 51ª Mostra dei Vini di Collina, una delle tappe più attese della Primavera del Prosecco Superiore. La serata di apertura, quella di sabato 28 maggio, ha riportato al centro della scena questo luogo carico di storia, trasformandolo in una grande casa comune del vino e dell’ospitalità.
A dare il benvenuto è stata l’esibizione della “1906 Feletto Band”, che ha accompagnato il momento del taglio del nastro con un repertorio festoso e coinvolgente. Subito dopo è entrato in funzione lo stand gastronomico, cuore pulsante delle serate all’Eremo, dove i visitatori possono abbinare ai calici di vino i piatti preparati dai volontari. La mostra è organizzata dalla Pro Loco di San Pietro di Feletto, in collaborazione con il Comune, e richiama ogni anno famiglie, appassionati e rappresentanti delle amministrazioni del circondario, a conferma del suo ruolo di appuntamento corale per tutta la comunità.
Nel grande spazio espositivo trovano posto 36 cantine con 113 vini di collina, un quadro ricco che racconta la diversità dei versanti, delle esposizioni, dei suoli e delle scelte di cantina. In occasione dell’inaugurazione, i produttori presenti sono stati premiati con diplomi di riconoscimento, un gesto che sottolinea il legame tra il lavoro nei filari e il valore della partecipazione a una rassegna che mette in dialogo eccellenza enologica e vita di paese.


La giornata di sabato non si è esaurita in degustazioni e brindisi. Alle 21, dal piazzale dell’Eremo ci si è spostati verso il belvedere di fronte alla chiesa di Rua di Feletto, dove ha preso avvio il primo appuntamento della rassegna letteraria “Parole in un bicchiere”. Si tratta di un ciclo di incontri che unisce letteratura e vino, ospitando scrittori nazionali e internazionali in diverse cantine del territorio. In questa prima serata la protagonista è stata l’autrice Francesca Violi; il dialogo con il pubblico si è concluso con un brindisi finale curato dall’azienda agricola Luca De Riz, ulteriore segno di come le pagine scritte trovino, in queste colline, un naturale compagno di viaggio nel calice.
«Questa 51ª edizione ci dà l’auspicio di poter ripartire nella normalità dopo due anni difficili» ha sottolineato Arcangelo Marcon, presidente della Pro Loco di San Pietro di Feletto. Nelle sue parole si percepisce la soddisfazione di vedere finalmente l’Eremo di nuovo popolato. L’obiettivo dichiarato è quello di dare visibilità alle 36 cantine presenti, offrendo al pubblico la possibilità di degustare i 113 vini in mostra e, allo stesso tempo, di scoprire i piatti preparati per l’occasione. Marcon ha ricordato anche che la mostra non si esaurisce nella sola parte espositiva: accanto ai banchi d’assaggio prende forma un programma di appuntamenti culturali, dalla seconda edizione di “Parole in un bicchiere” fino a una serie di iniziative sportive ed enogastronomiche che accompagneranno i visitatori fino a domenica 12 giugno.


Sul fronte istituzionale è intervenuta la sindaca di San Pietro di Feletto, Maria Assunta Rizzo, che ha voluto sottolineare il valore simbolico di questo ritorno: «Finalmente in presenza. Ci vediamo nei volti e siamo moltissimi». La Mostra dei Vini di Collina, nata per presentare il prodotto tipico del territorio, è oggi qualcosa di più: una combinazione di cultura, intrattenimento e gastronomia che contribuisce in modo deciso a valorizzare San Pietro di Feletto e le sue frazioni. La sindaca ha colto l’occasione per ringraziare la Pro Loco e tutti i volontari, riconoscendo il loro ruolo nel dare forma a una manifestazione ormai consolidata.
Il programma della 51ª mostra è descritto come “molto ricco e tutto da scoprire”. Fino al 12 giugno l’Eremo Camaldolese e l’area circostante ospiteranno musica dal vivo, spettacoli, esibizioni, degustazioni guidate, serate a tema e passeggiate tra le colline, oltre a momenti dedicati al turismo lento come i giri in Vespa e in e-bike. Ogni serata diventa così un invito a rallentare il passo, a sedersi sotto i portici, a guardare le colline che si accendono di luce al tramonto mentre nel calice si alternano le diverse interpretazioni del Prosecco Superiore e degli altri vini di collina.
Per chi arriva da fuori, la Mostra dei Vini di Collina all’Eremo Camaldolese è un modo diretto per entrare in contatto con l’anima enologica e culturale di Rua di Feletto. I 36 produttori presenti rappresentano un tassello importante del mosaico delle Colline del Prosecco, mentre le iniziative collaterali permettono di cogliere il legame tra vino, libri, musica e paesaggio. Per i residenti, l’appuntamento di fine maggio e inizio giugno è ormai una consuetudine che segna l’inizio della bella stagione in collina, un momento in cui il paese si apre, accoglie e si racconta attraverso i propri vini, i propri volti e le storie che da generazioni abitano questi luoghi.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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