Piazza Salsa nel 1914 quando Vittorio non era ancora Vittorio Veneto

Vittorio Veneto - la cartolina datata 1914 del collezionista Augusto Gallonetto
Vittorio Veneto – la cartolina datata 1914 del collezionista Augusto Gallonetto

Nel 1914 Vittorio Veneto non esiste ancora. La città si chiama semplicemente Vittorio, in onore di re Vittorio Emanuele II, e la Prima guerra mondiale deve ancora irrompere a cambiare per sempre la vita delle persone. In una cartolina di quell’anno, conservata dal collezionista suseganese Augusto Gallonetto, è immortalata piazza Salsa, oggi intitolata a San Michele ma ancora conosciuta da tutti con il suo antico nome.

Lo scatto restituisce un vero tuHo nel passato. La piazza è già riconoscibile nella sua impostazione, ma l’atmosfera è quella di una piccola città termale alla vigilia del conflitto. Il toponimo Salsa rimanda infatti alle acque salso-bromo-iodico-solforose che sgorgavano in zona, note per le loro proprietà curative. Proprio a partire da queste sorgenti, sul finire dell’Ottocento, il medico Giovanni Coletti aveva scelto di aprire uno stabilimento termale in via delle Fonti, convinto di poter trasformare Vittorio in una meta di soggiorno salutare. Le terme ebbero una fortuna limitata e chiusero dopo i danni subiti durante la guerra, ma la memoria di quella stagione resta intrecciata all’identità della piazza.

Al centro dell’immagine si distingue bene la fontana di Salsa, inaugurata nel 1823. Secondo la tradizione, proprio qui si sarebbero dissetati i primi soldati italiani entrati vittoriosi in città il 30 ottobre 1918, al termine della battaglia di Vittorio Veneto. Guardando la cartolina con lo sguardo di una guida locale, quella vasca diventa così un piccolo monumento simbolico, che unisce la storia delle cure termali alla memoria della fine del conflitto.

Sulla sinistra spicca un’insegna che racconta un’altra pagina di storia urbana. Sopra l’arco d’ingresso di un edificio si nota la scritta “d’oro” su una lampada, indizio dell’albergo ristorante Stella d’Oro. L’hotel si aHacciava direttamente su piazza Salsa e rappresentava uno dei punti di riferimento per chi arrivava in città, legando l’ospitalità al fascino delle acque curative. Oggi, al suo posto, sorge il Caffè Alexander, locale molto frequentato dai vittoriesi e dai turisti anche per le sue granite, ma la cartolina di Gallonetto permette di immaginare l’antico viavai di viaggiatori che si fermavano qui per una sosta.

Sul fondo si allinea il viale alberato che ancora oggi accompagna il Viale della Vittoria. In più di un secolo sono cambiati il traffico, le insegne, le funzioni degli edifici, ma quella cortina di verde rimane un elemento di continuità nel paesaggio urbano. A fare da cornice, poi, c’è il contesto storico che la cartolina non mostra ma suggerisce: pochi anni dopo lo scatto, la città diventerà uno dei luoghi simbolo della Grande Guerra, fino a meritare, nel 1923, il nome di Vittorio Veneto con Regio decreto.

Per chi oggi attraversa piazza San Michele, conoscere la storia dell’albergo Stella d’Oro, delle acque di Salsa e della fontana dove si fermarono i soldati del 1918 significa leggere questo spazio con occhi diversi. Quella vecchia veduta del 1914 non è solo un documento d’epoca, ma una chiave per comprendere come la città si sia trasformata, conservando però nel cuore della piazza i segni di una lunga tradizione di accoglienza e di vita quotidiana.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: per gentile concessione di Augusto Gallonetto)).
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